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Un pittore braidese in concorso a Spoleto

Riccardo Testa

BRA Riccardo Testa, braidese di 56 anni, spostato con figli, direttore dell’industrializzazione dello stabilimento Arpa Spa specializzato nella produzione di laminati plastici, che si è scoperto pittore durante i recenti lockdown, parteciperà da venerdì 16 luglio al famoso concorso internazionale di Spoleto Arte. Ricorda lo stesso artista: «Quella per la pittura è certamente una passione antica, però poi sopita. Fin al momento in cui è arrivata la pandemia. E con lei i lunghi periodi di lockdown. Allora ho ripreso il cavalletto, i pennelli, i colori e le tele. E mi sono rimesso in gioco».

Le idee per i soggetti da dipingere? Guardando cartoline o immagini varie, che trova per casa. «Proprio come mi è successo per le tre opere che ho inviato al concorso di Spoleto – prosegue Riccardo –  selezionate dal comitato promotore. Sia “Padre que espera”, “Lady Erizia” e “Castello Savoia” mi sono state ispirate guardando altrettante cartoline che avevamo in casa».

Spoleto Arte, la grande mostra internazionale di arte contemporanea nel contesto del Festival di Spoleto, uno degli eventi artistici italiani più importanti al mondo arrivato alla sessantaquattresima edizione, torna nella suggestiva location di Terrazza Frau, storico palazzo a pochi passi dal Duomo, nel cuore della città, già sede del set della fiction Rai Don Matteo.

Qualche tempo dopo la sua iscrizione, Riccardo Testa ha ricevuto questa comunicazione: «Il Comitato di Spoleto Arte ha visionato le sue opere, per la partecipazione alla Mostra Internazionale, apprezzando particolarmente il suo stile genuino e allo stesso tempo ricercato, in cui l’arte figurativa predomina comunicando allo spettatore sensazioni di culture lontane e delle loro affascinanti società. Siamo lieti che voglia esporre con noi». I suoi 3 quadri – un acrilico su tela e due oli su tela – saranno visitabili in questo bell’angolo d’Italia, in una manifestazione che il critico Vittorio Sgarbi ha definito «All’interno della mostra confluiscono opere di un selezionato gruppo di artisti, con caratteristiche distintive proprie e stili diversi, creando una commistione eterogenea, ma al contempo armoniosa di generi espressivi».

Valter Manzone

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