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Crisi umanitaria in Afghanistan, la Caritas attiva una raccolta fondi

Crisi umanitaria in Afghanistan, la Caritas attiva una raccolta fondi
Foto di repertorio

ALBA Tutto il mondo segue con apprensione gli avvenimenti che stanno avendo luogo in Afghanistan: dopo una guerra di vent’anni dai costi umani incalcolabili e da miliardi di euro di spesa, il ritiro delle forze armate statunitensi sta lasciando il paese in un tragico baratro.

Sul numero di Gazzetta in edicola domani, martedì 1° settembre, ampio servizio sull’accoglienza dei profughi

Nei primi anni Duemila Caritas italiana ha sostenuto nel paese un ampio programma di aiuto di urgenza, riabilitazione e sviluppo, la costruzione di scuole e alloggi per le famiglie più povere e l’assistenza alle persone disabili. Attualmente l’ambito di attenzione principale è costituito dai minori più vulnerabili. L’instabilità della situazione comporterà la sospensione di tutte le attività, mentre crescono i timori per la possibilità di mantenere una presenza di Caritas anche per il futuro.

Per quanto riguarda l’immediato, l’accoglienza degli afghani che arrivano tramite le evacuazioni o in futuro attraverso la rotta balcanica o via mare sarà gestita dal Ministero dell’interno, che ha dato rassicurazioni sul fatto che i sistemi Sai (Sistema accoglienza integrazione) e Cas (Centri accoglienza straordinaria) possono sopperire all’esigenza di posti di accoglienza.

Cosa possiamo fare noi?

Don Mario Merotta spiega: «La Caritas diocesana Albese ha attivato una raccolta fondi per sostenere gli interventi di Caritas italiana. È possibile donare utilizzando il conto corrente intestato a: Diocesi di Alba – Caritas diocesana albese Iban IT97 B030 6922 5501 0000 0001 270, indicando nella causale Emergenza Afghanistan. La raccolta fondi si concluderà il 15 settembre».

«Non dobbiamo permettere a nessuno di allontanarsi dalla nostra presenza senza sentirsi migliore e più felice»
Madre Teresa di Calcutta

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