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Invalidi civili totali o parziali: incrementi teorici e profonde ingiustizie e discriminazioni

Il senatore Taricco eletto vicepresidente  della Commissione per la semplificazione

POLITICA È stata presentata in Senato l’interrogazione attraverso la quale il senatore Mino Taricco sollecita il ministro per le disabilità Erika Stefani sulla necessità di valutare interventi miranti a evitare ingiustizie e discriminazioni riguardanti le percentuali di invalidità riconosciute a ciascun soggetto.

Spiega Taricco: «Con la sentenza numero 152 della Corte costituzionale si è riconosciuta l’inadeguatezza dell’ammontare della pensione di inabilità per gli invalidi civili totali affermando la necessità di un aggiornamento degli importi – l’incremento al milione – secondo il volere del legislatore, nel rispetto di precisi criteri e nei limiti di reddito, mentre nessun tipo di aumento sulla pensione di invalidità è stato previsto per gli invalidi civili con percentuale tra il 74 e il 99%. Detta situazione soprattutto per le persone cui sono state riconosciute percentuali di invalidità prossime ma comunque inferiori al 100% rischia di essere vissuta come profondamente ingiusta e quasi discriminatoria».

«Per questo motivo ho voluto, insieme ai miei colleghi, interrogare il ministro Stefani, per valutare eventuali interventi al fine di rendere concreti e non teorici gli incrementi economici richiamati dalla sentenza della Corte costituzionale appena citata da riconoscere per invalidità civile totale, anche rivedendo il rapporto con la soglia di redditi propri su base annua, e inoltre a verificare la possibilità anche agli invalidi con percentuali tra il 74 e il 99% di invalidità, non meno interessati dall’inadeguatezza dell’ammontare delle prestazioni economiche a loro riconosciute, ed in egual modo poco soddisfacenti dei bisogni primari della vita, di un incremento anche graduato in relazione alla percentuale di invalidità a loro riconosciuta» conclude Taricco.

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