Il maggiore Maurizio Hoffman lascia il comando provinciale di Asti: andrà a comandare il Nucleo ecologico di Torino

Il maggiore Maurizio Hoffman lascia il comando provinciale di Asti: andrà a comandare il Nucleo ecologico di Torino
Il maggiore Maurizio Hoffman

ASTI Ha preso commiato dal comando provinciale, che lascerà l’11 ottobre, per la nuova assegnazione il maggiore Maurizio Hoffman: l’ufficiale  arrivato nel capoluogo astense nell’ottobre del 2019 farà ritorno a Torino, dove subentrerà al tenente colonnello Vittorio Balbo, che prenderà il suo posto proprio ad Asti,  alla guida del Nucleo operativo ecologico.

A rendere noto il trasferimento lo stesso maggiore Hoffman, in un breve incontro presso i locali del comando provinciale. «Tornare a Torino era importante per ragioni personali», ha spiegato l’ufficiale che ha però precisato: «In questa città ho trovato un clima accogliente e, in seno al comando,  disposizione alla collaborazione e serenità, requisiti essenziali per affrontare le situazioni criminali di un’area frizzante, da questo punto di vista». E sulla nuova assegnazione ha aggiunto: «Si tratta di una nuova sfida alla quale mi accingo in un contesto territoriale, il Piemonte, che conosco perché vi opero da 15 anni».

Il nucleo operativo ecologico ha competenza sulle cinque province del Piemonte settentrionale (Cuneo, Asti e Alessandria sono escluse dalla circoscrizione) e sulla Valle d’Aosta, ambito distrettuale sul quale è competente in materia di reati ambientali. Al momento di  ritrovo era presente anche il comandante provinciale dell’Arma, tenente colonnello Pierantonio Breda: «La parte maggiore del lavoro svolto dal maggiore Hoffman», ha precisato «è avvenuto nell’ombra. Il suo contributo professionale alla definizione dei nostri assetti operativi rimarrà dopo di lui: è stato un trascinatore anche per il proprio profilo etico e morale. Ci lascia per assumere un incarico strategico nel sistema paese e non è detto che la materia della quale si occuperà non lo porti nuovamente a collaborare con il nostro comando».

Davide Gallesio

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