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Josè Ignacio Bergoglio selvaggiamente picchiato a Buenos Aires negli uffici della sua associazione

Josè Ignacio Bergoglio selvaggiamente picchiato a Buenos Aires negli uffici della sua associazione
Da sinistra il nipote del pontefice Josè Ignacio e la moglie Marina

BUENOS AIRES Cinque persone armate di pugnali sono entrate, a volto coperto, lo hanno aggredito, ferito alla testa e gettato per le scale: vittima del pestaggio, avvenuto il 3 settembre, ma reso noto dall’agenzia stampa argentina Infobae solo ieri (giovedì 23 settembre), è Josè Ignacio Bergoglio, 37 anni, fondatore assieme alla moglie Marina dell’associazione Haciedo Lio, una onlus attiva nel sostegno ai poveri e ai disoccupati del paese sud americano.

A quanto si apprende il giovane  si trovava al lavoro nella sede dell’associazione, nel quartiere urbano di Moron, quando i cinque malviventi lo hanno attaccato impedendogli la fuga e picchiandolo selvaggiamente: il pm Nicolas Filippini, della Procura locale, ha aperto un’inchiesta per tentato omicidio. A scatenare la spedizione punitiva, secondo gli inquirenti argentini, sarebbe stato un diverbio per i locali sede di Haciendo Lio con il presunto proprietario, Henry Edward Bafiera che rivendica il piano terreno dello stabile, concesso invece, secondo la Procura, in comodato d’uso.

Il 10 marzo 2019 Josè e la moglie Marina, da poco sposati erano approdati in Alta Langa a San Massimo di Piana Crixia per visitare il luogo d’origine di Rosa Margherita Vassallo, nonna del pontefice: dal matrimonio, celebrato a Torino, nel 1907 con Giovanni Bergoglio, era nato Mario Bergoglio padre di papa Francesco.

Davide Gallesio

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