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La Gai di Ceresole per i 75 anni di attività aumenta spazi e dipendenti

La Gai di Ceresole per i 75 anni di attività aumenta spazi e dipendenti 1

CERESOLE Una realtà leader nel proprio settore e un modello di sostenibilità ambientale e di welfare per i dipendenti. La Gai macchine imbottigliatrici festeggia, nel 2021, i 75 anni, in un momento storico caratterizzato da una continua espansione. Verrà infatti portato a termine il nuovo ampliamento, che aggiungerà un’area produttiva di circa 25mila metri quadrati. Ne sono trascorsi di anni dal 1946, quando Giacomo Gai, meccanico in un’officina militare di Pinerolo e padre dell’attuale proprietario, l’ingegner Carlo, realizzò la prima macchina per l’imbottigliamento del vino che veniva servito nel ristorante della moglie. In un’Italia che usciva distrutta dalla guerra stava nascendo una realtà che si sarebbe ben presto affermata per la propria qualità.

Dopo il trasferimento a Trofarello, nel ’72 il giovane Carlo, da poco ingegnere, e il fratello, Battista, subentrarono nella gestione, proseguendo quella parabola ascendente che li ha portati, dal 1985, nell’attuale sede di frazione Cappelli. Lo stabilimento, a partire dagli anni ’90, ha conosciuto nuovi ampliamenti nel 1999, 2006 e 2013-2014, portando l’area produttiva a un totale di 47mila metri quadrati, che ora, grazie al nuovo progetto, supererà i 60mila metri.

I nuovi spazi produttivi, che verranno realizzati tra il 2023 e il 2024 sul lato rivolto verso il centro abitato di Ceresole, causeranno lo spostamento della provinciale che attualmente costeggia gli ingressi della ditta. Con una variante “ad ali di gabbiano”, la strada verrà deviata sino a un massimo di 150 metri dallo stabilimento. Nel punto più lontano, all’altezza dell’ingresso dell’azienda, verrà realizzata una rotonda per permettere, tramite un passante, il collegamento della nuova provinciale alla ditta. Su questo passante saranno creati uno spazio per la sosta dei camion e un’ulteriore rotatoria, da cui due strade permetteranno l’accesso per i dipendenti al parcheggio coperto e per gli automezzi all’area di scarico.
Un grande risultato, dunque, per un’azienda che ha saputo ampliare la propria produzione per resistere ai contraccolpi della crisi. Una crescita per la quale l’ingegner Carlo Gai esprime grande soddisfazione.

La Gai di Ceresole per i 75 anni di attività aumenta spazi e dipendenti
L’ingegner Carlo Gai con il progetto di ampliamento dello stabilimento.

Ingegnere, la vostra azienda ha raggiunto ottimi risultati, anche dopo la crisi del 2008.
«Esattamente. Abbiamo saputo ripartire ampliando la produzione ai macchinari di grandi dimensioni, superando quelle da tremila bottiglie l’ora, limite massimo delle nostre imbottigliatrici, e arrivando a macchine da ventimila bottiglie l’ora. Anche questo ha permesso di raddoppiare, nell’ultimo decennio, il fatturato, che nel 2020 si è attestato a 51 milioni».

Quello di Gai può essere considerato un modello a livello di sostenibilità e welfare aziendale. Ai dipendenti vengono offerti parcheggio coperto, mensa con prodotti freschi e un piccolo impianto sportivo.

«Negli anni scorsi abbiamo realizzato un impianto fotovoltaico che copre tutto il nostro fabbisogno energetico. Per quanto riguarda il welfare, adottiamo un criterio artigianale, pur essendo in un contesto di grandi numeri. Siamo convinti che, se il personale si riconosce nell’azienda, il lavoro può procedere in maniera efficace».

Ci parli del nuovo ampliamento.

«Questo nuovo progetto porterà, nel giro di alcuni anni, a cento nuove assunzioni. Abbiamo realizzato nuovi ampliamenti mediamente ogni sei anni e di questo siamo davvero orgogliosi».

Dennis Bellonio

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