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L’Abet ha assunto ben 164 nuovi dipendenti

BRA L’organico dell’Abet laminati, la storica azienda di viale Industria, è stato recentemente incrementato di 164 unità, portando a quasi 800 il totale dei dipendenti. Un numero record di assunzioni, che rimanda con la memoria ad altri tempi. Ma tant’è. Il lavoro non manca: l’Abet, che vende laminati in tutto il mondo, ha fatto registrare un’esplosione di commesse, aumentate in poco tempo del 60 per cento. Con gli inevitabili problemi legati al reperimento delle materie prime, che oggi purtroppo mancano in diversi settori, complice anche l’economia cinese, che essendo uscita per prima dalla crisi, ha iniziato ad avere molte esigenze produttive. I colossi hanno quindi fatto incetta sul mercato europeo delle materie prime.

L’Abet ha assunto ben 164 nuovi dipendenti
L’azienda braidese che vende laminati in tutto il mondo ha ora a disposizione quasi ottocento addetti.

Per trovare una soluzione a questa crisi, l’azienda braidese ha deciso di produrle in autonomia. Spiega l’amministratore delegato Ettore Bandieri: «Grazie all’impegno e al lavoro di un gruppo di esperti e di figure altamente qualificate, siamo riusciti a isolare le molecole da cui nasce la resina. E così ci siamo reinventati il nostro prodotto. Senza questo successo interno, avremmo dovuto fermare la produzione da diversi mesi». Invece l’Abet lavora a ciclo continuo, con tre turni, sette giorni su sette. È interessante anche sottolineare l’apporto dei nuovi settori del mercato, come quelli dell’edilizia e dei trasporti.
Conclude Gigi Corti, dell’ufficio comunicazione dell’azienda: «I nostri prodotti sono molto richiesti per la componentistica di treni, navi, camion. Un problema che occorre affrontare è quello della lievitazione dei costi dei trasporti, che sono più che triplicati in poco tempo: ora stiamo studiando opportunità alternative per spostare le merci che non siano soltanto i container».

Valter Manzone

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