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«Langhe e Roero prendano esempio da Peccioli per valorizzare il proprio patrimonio turistico»

LETTERA AL GIORNALE Gentile direttore, nelle scorse settimane ho avuto la possibilità di viaggiare tra Lazio e Toscana con numerose tappe in borghi affascinanti del Centro Italia. Proprio una delle ultime mi ha permesso di conoscere Peccioli, un paese in provincia di Pisa, abitato da quattromila anime. Un piccolo borgo immerso in un territorio collinare tipicamente agricolo ma con un’interessante vocazione agrituristica in ascesa. Una condizione molto simile a tanti Comuni del territorio di Langhe e Roero.
Passeggiando per le vie del borgo, sono stato piacevolmente sorpreso da un grande progetto di riqualificazione architettonica e urbanistica. L’esempio più eclatante è il restauro del palazzo Senza tempo, un edificio situato nel centro storico che grazie all’intervento dell’architetto Mario Cucinella ha restituito alla collettività un intero immobile con spazi aperti al pubblico. Il progetto comprende, inoltre, un’ampia passerella sospesa che aumenta lo spazio urbano creando così un nuovo luogo di aggregazione, che mira verso il panorama collinare.

«Langhe e Roero prendano esempio da Peccioli per valorizzare il proprio patrimonio turistico»
La scultura Presenze, in primo piano, è una delle tante installazioni che si trovano nei dintorni del borgo di Peccioli. Il centro storico del Comune in provincia di Pisa è visibile sullo sfondo della foto.

Sicuramente l’intervento sulla passerella può far rabbrividire qualcuno, senz’altro coloro che soffrono di vertigini. A mio giudizio l’opera è un eccellente esempio di qualità architettonica, frutto di un’Amministrazione lungimirante e di una cittadinanza attiva e operosa. Ho apprezzato l’accessibilità di tutti gli spazi, facilmente raggiungibili anche da persone a mobilità ridotta, in maniera totalmente gratuita per tutti.

Il progetto si allaccia a un insieme di piccole installazioni artistiche disseminate nell’intero borgo di Peccioli e alcune anche in territorio rurale, persino nei pressi dell’impianto di smaltimento dei rifiuti.
Proprio a Peccioli ho pensato alle Langhe e al Roero e alle potenzialità che l’arte e l’architettura possono offrire anche in piccole realtà rurali. Un’energia nuova per mettere al centro i territori più fragili nel processo di crescita e valorizzazione che deve perseguire il nostro Paese. Consiglio vivamente agli amministratori locali e ai lettori più curiosi di andare a scoprire la realtà di Peccioli, per prendere spunto e riflettere su progetti futuri da adottare nel nostro territorio. L’idea di far crescere laboratori progettuali a cielo aperto potrebbe essere una nuova via di sviluppo, a partire dalle aree che devono essere ripensate e riqualificate.

Fabio Ambrogio, Alba

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