Mariuccia Borio premiata in Svizzera per 50 anni di lavoro in vigna e in cantina

Mariuccia Borio premiata in Svizzera per 50 anni di lavoro in vigna e in cantina 1

COSTIGLIOLE Un premio speciale per i 50 anni di lavoro in vigna e cantina è stato consegnato a Mariuccia Borio, imprenditrice vinicola di Costigliole d’Asti, dove guida l’azienda Cascina Castlèt (31 ettari di vigneti). L’ha ritirato al Genuss film festival di Zug, in Svizzera, affiancata dai suoi importatori svizzeri.  Nella motivazione si legge «Per quello che nella vita ha fatto per il vino». La sua storia di imprenditrice vitivinicola inizia nel 1970, quando alla morte del padre ha ereditato parte di Cascina Castlèt, circa 5 ettari, in totale erano 20 ettari che il nonno aveva diviso tra i 4 figli maschi. «Le donne erano escluse dall’eredità della terra, la terra la portavano solo in dote. Per me, figlia unica, non c’era altra soluzione, ma a questo non ho pensato sono partita senza pregiudizi». Così a 23 anni, Mariuccia è tornata nel suo paese d’origine, dopo aver trascorso qualche anno a Torino, al bancone della bottiglieria di famiglia: un’esperienza che l’ha aiutata a vedere oltre. «Sono tornata con una visione nuova della Barbera. All’epoca era il vino che si vendeva sfuso e ho subito fatto una scelta importante: vendere vino solo in bottiglia scegliendo il packaging adatto. Ho impiantato nuovi vigneti e ho voluto in cantina le professionalità: enologo e agronomo». Da allora gli ettari sono cresciuti: oggi sono oltre trenta ettari di vigna sulle colline di Costigliole. «Amo la mia terra, ce l’ho nel Dna. Ho scommesso sulla terra e sui vitigni del luogo: Barbera, Moscato, Uvalino, Chardonnay e Cabernet, che fin dall’ottocento sono presenti nel nostro territorio».

 

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