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Cristo insegna a vincere la tentazione del potere

PENSIERO PER DOMENICA – XXIX TEMPO ORDINARIO – 17 OTTOBRE

La tentazione del potere non risparmia nessuno. Anche Gesù l’ha subita, prima di iniziare la vita pubblica, come abbiamo letto tante volte nella pagina delle tentazioni. Nemmeno gli apostoli ne sono stati immuni, come leggiamo nel Vangelo della XXIX domenica (Mc 10,35-45). Gesù ci ha insegnato come superare questa tentazione.

Cristo insegna a vincere la tentazione del potere
Gesù circondato dai bambini, opera realizzata presso la Shalom House di Nairobi in Kenya.

Gesù aveva zittito Satana, che dopo avergli mostrato tutti i regni della terra, gli aveva garantito: «Tutte queste cose ti darò se gettandoti ai miei piedi, mi adorerai» (Mt 4,9), ricordandogli che tutto appartiene a Dio e solo a lui dobbiamo rendere culto. Nel brano odierno di Vangelo, alla rivendicazione dei primi posti da parte di Giacomo e Giovanni, ricorda che è Dio che chiama a ricoprire incarichi nelle comunità. Soprattutto contrappone la sua scelta di vita: «Il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire». L’antitesi del potere è il servizio. Questo è lo stile di vita di Gesù, che deve caratterizzare chiunque accetti di seguirlo.

Gesù ha dovuto faticare per far capire questa lezione ai suoi. Come leggiamo nei Vangeli, più volte è intervenuto, con infinita pazienza, anche per tenere unito il gruppo. La ricerca del potere infatti è sempre fonte di conflitti e lacerazioni all’interno di una comunità. Anche nel Vangelo leggiamo che «gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni». È bellissima la pedagogia di Gesù: li mette in cerchio attorno a lui e, anziché rimproverare e umiliare i discepoli rampanti, invita tutti ad alzare lo sguardo al suo stile di vita. Poi però, con grande realismo, avverte che non è assolutamente garantito che uno stile di vita improntato al servizio attiri l’applauso della gente. Purtroppo, da che mondo è mondo, la gente preferisce omaggiare i dittatori e i potenti piuttosto che onorare gli umili servitori, le persone più utili alla società.

Come dare senso a una vita di servizio? Gesù ha letto la sua vicenda alla luce del Servo del Signore di Isaia (53,10-11): «Il giusto mio servo giustificherà molti». Nella prima comunità c’è stata anche un’altra chiave di lettura, come vediamo nella lettera agli Ebrei (4,14-16). Gesù, tentato come noi, sa «compatire le nostre infermità» e può esserci davvero di aiuto. Per questo possiamo accostarci a lui con piena fiducia. Lui ci capisce e può insegnarci a vincere la tentazione del potere. Oltretutto questo è essenziale per entrare nel Cammino sinodale. Perché alternativo alla logica del potere e alla presunzione di sapere già tutto è lo stile di ascolto che deve caratterizzare la prima fase del Sinodo.

Lidia e Battista Galvagno

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