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L’Uncem ha incontrato il ministro Gelmini per definire le strategie per le aree montane

L'Uncem ha incontrato la ministra Gelmini per definire le strategie per le aree montane
Il presidente nazionale dell'Uncem e la ministra Mariastella Gelmini.

ENTI LOCALI Il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Mariastella Gelmini ha incontrato la Giunta dell’Uncem (Unione nazionale Comuni, Comunità ed Enti montani), con i presidenti delle Delegazioni regionali e il presidente nazionale Marco Bussone. Il momento di confronto è stato l’occasione per ribadire la volontà del Governo di dare centralità al tema della montagna e una vera e propria strategia nazionale per il suo rilancio. «Abbiamo una importante congiuntura positiva, che dobbiamo assolutamente sfruttare. Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza ci sono risorse per diffondere le green community e  la legge quadro sulla montagna è stata collegata alla legge di bilancio, e avrà dunque una corsia preferenziale in Parlamento. Le risorse europee e quelle che arriveranno con la nuova legislazione dovranno essere impiegate per progetti che abbiano come obiettivi principali quelli di bloccare il fenomeno dello spopolamento dei Comuni montani, di agevolare le professioni legate alla montagna, di garantire più servizi ai territori interni e meno accessibili», ha affermato Gelmini.

Il ministro ha sottolineato l’intenzione di creare, «Grazie alla nuova legge, che speriamo sia pronta entro l’11 dicembre (la giornata internazionale della montagna), un fondo unico per la montagna, in modo da semplificare il quadro normativo e burocratico per l’utilizzo di queste risorse. Sarà anche istituita una task force per dare assistenza tecnica ai piccoli Comuni in relazione ai progetti legati al Pnrr. Non possiamo farci sfuggire  la grande occasione che l’Europa ci sta offrendo».

Commentano il presidente di Uncem Marco Bussone e il vicepresidente Flavio Cera: «Siamo molto soddisfatti. È positiva la task force voluta da Gelmini per aiutare i piccoli Comuni a partecipare ai bandi del Pnrr e della nuova programmazione comunitaria. Servono formazione e risorse economiche che dovranno essere incrementate nella prossima legge di bilancio. Contrastiamo, nel Paese, le sperequazioni nord-sud, ma anche quelle tra zone montane e urbane, così da sancire un nuovo patto tra sistemi territoriali che porti anche a una fiscalità differenziata per imprese e famiglie, decisiva per fermare abbandono, spopolamento e desertificazione».

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