Veglio: subito le case della salute per Alba e Bra

Casa della salute all’ex San Lazzaro: ecco i primi passi
L'ex ospedale San Lazzaro di Alba.

SANITÀ Come verranno realizzate le due case della salute di Alba e di Bra? L’assessore Icardi: «Le case di comunità rientrano tra gli interventi di ambito sanitario previsti a livello governativo dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr): entro il 31 dicembre la Regione presenterà dunque la sua programmazione. In ogni caso, ci si muoverà negli stessi tempi sia ad Alba che a Bra».

A intervenire è pure il direttore generale della Cn2 Massimo Veglio: «Finalmente possiamo lavorare in modo concreto alle case della salute. Al momento, non abbiamo valutato alcuna proposta, anche perché fino alla scorsa settimana eravamo vincolati alla vendita. In altre parole, siamo nella fase delle ipotesi e nulla è deciso. Chiederemo di incontrare la Regione per capire la programmazione. Ci sono due questioni da affrontare: l’aspetto architettonico-edilizio e quello economico. Come Asl, abbiamo effettuato uno studio di fattibilità sulle due strutture, ma ci potrebbero essere diverse strade da percorrere. Al momento non sono stati fatti passi in avanti sostanziali, ma adesso è necessario accelerare i tempi, al di là del Pnrr: non parliamo di un’opera da ideare ex novo, ma di qualcosa di cui si parla da anni, oltre al fatto che i fondi previsti coprirebbero solo in minima parte le nostre esigenze. Per questi motivi, mi auguro che la matassa possa essere sbrogliata ben prima del 31 dicembre prossimo».

f.p.

Alba lavora con Ream Sgr

SANITÀ Nei mesi scorsi, per quanto riguarda le future case della salute, sono state avanzate varie ipotesi e proposte. Come quella presentata alla Cn2 da una cordata di soggetti privati sia per Alba che per Bra, con il supporto finanziario di Iccrea Banca Imprese. Ad Alba, però, il Comune si sta muovendo in un’altra direzione, lavorando con la fondazione Crc a un’operazione che vede coinvolta in prima persona Ream Sgr, società torinese partecipata dalle fondazioni bancarie piemontesi, specializzata in ambito immobiliare. Spiega il sindaco Carlo Bo: «Proseguiamo in questa direzione, sollevati perché è stato risolto dalla Regione un tassello critico: dopo due aste deserte, non potevamo accettare di lasciare l’ex ospedale San Lazzaro semivuoto».

I dettagli tecnici, però, restano da costruire. Così come quelli architettonici, con la prima ipotesi di demolire e rimettere in piedi la parte più recente del vecchio nosocomio per dare vita alla casa della salute, ristrutturando l’ala storica, vincolata dalla Soprintendenza. Ciò che è certo è l’impegno della fondazione Crc a proseguire sulla strada intrapresa, come spiega il vicepresidente Ezio Raviola: «Confermiamo l’impegno assunto dal presidente Giandomenico Genta. E il venir meno del debito nei confronti della Regione rende l’operazione più sostenibile. Il coinvolgimento di Ream Sgr ci permette di lavorare con un soggetto che ha disponibilità di fondi e la capacità organizzativa per attuare il progetto in tempi rapidi. La società ha già oggi la possibilità di attingere a un fondo dedicato: siamo pronti a partire e la disponibilità vale anche per Bra».

Il meccanismo in ipotesi è questo: Ream Sgr progetta e realizza la casa della salute, per poi darla in gestione, a fronte di un affitto. Raviola: «Il resto è da valutare: sarà avviato un tavolo con Comune, Ream e Asl. L’obiettivo è chiaro: realizzare al più presto la struttura, nell’ottica della restituzione al territorio, che da sempre caratterizza le azioni della fondazione Crc».

f.p.

Banner Gazzetta d'Alba