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Yookie, start-up albese che crede nel turismo

TURISMO «Alcune imprese potrebbero non riaprire dopo la pandemia, ma riaprirà certamente il turismo». Lo diceva il premier Mario Draghi a febbraio, durante una delle fasi più critiche del Covid-19. Una visione profetica, come testimoniano i dati sull’andamento attuale del comparto, ma soprattutto rassicurante. Di certo, c’è chi non ha mai smesso di crederci. Come Yookie, start-up innovativa fondata nel 2018 ad Alba, di cui fanno parte cinque soci, che quest’estate ha portato a termine un aumento di capitale da 380mila euro, esito di un crowdfunding tra diversi imprenditori.

«Un risultato non da poco, per una start-up che opera nel turismo e che ha alle spalle pochi anni di vita», dice con soddisfazione Paolo Taricco, Ceo e cofondatore di Yookie. L’occasione per incontrarli è stato il Great innova, festival dell’innovazione che si è svolto a Cuneo sabato scorso, organizzato dall’omonima associazione. Tra i partner, anche il gruppo albese. Taricco: «La nostra realtà ha fatto grandi passi. Basti pensare che siamo presenti in 15 regioni italiane e puntiamo a coprire presto anche le altre. Abbiamo ottenuto numerosi riconoscimenti, che hanno diffuso il nome della nostra piattaforma: abbiamo migliaia di accessi ogni giorno».

Yookie, start-up albese che crede nel turismo

Ma che cos’è Yookie? Spiega Taricco: «È una piattaforma di turismo esperienziale, quindi un tour operator. Ciò che ci caratterizza è la possibilità di costruire viaggi su misura, comprensivi di soggiorno, attività ed esperienze, che solo chi conosce bene il territorio può suggerire. Quando l’utente indica una o più mete, si attivano gli esperti locali, che hanno una conoscenza approfondita dei luoghi, con un’ottima capacità organizzativa. All’utente, che ha anche risposto a una serie di domande sulle sue preferenze in termini di viaggio e abitudini, arrivano le proposte, tra cui scegliere il proprio itinerario ideale».

Yookie propone un’idea di viaggio che si sposa alla perfezione con un’area come Langhe, Roero e Monferrato, molto desiderata. E ora? «A settembre siamo stati ammessi al programma di accelerazione di Ferrovie italiane. Se nel 2020 abbiamo lavorato nel Paese, la nostra ambizione è aprire agli stranieri. E soprattutto, compiere un ulteriore passo: includere Grecia e Spagna, esportando il modello all’estero», conclude Paolo Taricco.

Francesca Pinaffo

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