BRA Ha profuso molte energie per la cura del Museo Craveri in qualità di volontario civico. E lo ha anche citato in molti suoi sonetti, in piemontese, che si dilettava a comporre nel tempo libero. Virginio Molino, 80 anni, è morto all’ospedale Ferrero di Verduno, dov’era ricoverato in seguito a una caduta. Per molti anni ha vissuto a Torino, esercitando la professione di imbianchino.
Lo ricordano i dipendenti della struttura museale Rino Brancato e Luciana Garombo: «Virginio, che era anche abile come muratore e tuttofare, ha collaborato nella tinteggiatura di alcune sale espositive del Craveri, oltre che di numerose porte e finestre. Con un modo di fare sempre gentile, ha partecipato con piacere a tutte le nostra attività».
Il pensionato, che risiedeva in via Trento e Trieste di fronte al Movicentro, lascia la moglie Maria Teresa, il figlio Lorenzo con la moglie Monica e il nipote Davide. Il funerale sarà celebrato venerdì 5 novembre, alle 14, nella chiesa della Beata Vergine del Rosario, nel quartiere Bescurone; poi la salma sarà accompagnata all’ara crematoria. Le sue ceneri riposeranno nel cimitero di Barolo.
Valter Manzone
