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A Bra venduti all’asta edifici e area dell’ex Siecab per 4,5 milioni

IMPRESE Venduto all’asta, per una cifra di poco superiore ai 4,5 milioni di euro, lo stabilimento dell’ex Siecab di via Antonio Rolfo 16, angolo via Maestri del lavoro, nel quartiere Oltreferrovia.
La struttura, ospitata su un grande terreno, risulta essere costituita da un capannone e da una palazzina uffici, due bassi fabbricati, cinque tettoie, piazzale, area verde con baraccamenti (abusivi) e un terreno confinante con lo stabilimento adibito a strada e a parcheggio.

A Bra venduti all’asta edifici e area dell’ex Siecab per 4,5 milioni

Ad acquistare il complesso all’asta, come disposto dal procedimento del Tribunale di Asti che si è occupato del fallimento della Siecab Srl, è stato un investitore di Cervere, a capo della società Inv.Cap Srl, che ha battuto la concorrenza di altri due imprenditori locali, rilanciando fino a superare i 4,5 milioni di euro in un’asta che partiva da una base di 2 milioni e 550mila euro. La vendita è avvenuta nell’ultima settimana di ottobre, nell’ufficio del notaio Pietro Boero di Torino; il curatore fallimentare che ha seguito tutto l’iter di questa vendita è il noto professionista torinese Enrico Stasi.

Commentano dall’impresa acquirente: «C’era un forte interesse da parte della nostra società di investimenti per riuscire ad aggiudicarci questo capannone che insiste su 8mila metri quadrati, mille dei quali dedicati a uffici. Strategica la sua posizione: non distante dal centro della città e a poche decine di metri dalla tangenziale braidese. Un complesso che gode di ottimi requisiti per poter essere trasformato, in futuro, in un polo logistico, che non mancherà di creare occupazione nella città della Zizzola». Una volta conclusa l’asta – come dispone la procedura del Tribunale, che in passato si era anche occupato della vendita dei macchinari della Siecab, fondata negli anni ’80 come impresa di progettazione e realizzazione di impianti elettrici industriali e dichiarata fallita nel 2017 – si sono dovuti attendere dieci giorni per poter effettuare l’aggiudicazione definitiva dell’immobile.

Conclude la nuova proprietà: «Il sito dispone ancora di circa 2mila metri quadri edificabili: in un prossimo futuro ipotizzeremo come utilizzarli, sempre nell’ottica di contribuire a migliorare l’economia cittadina».

Valter Manzone

Un’azienda leader negli impianti elettrici e nei robot

La storia industriale della Siecab si era conclusa con il fallimento dichiarato dal Tribunale di Asti nel 2017, che aveva messo fine a una azienda nata negli anni Ottanta come ditta di progettazione e realizzazione di impianti elettrici industriali e dell’indotto ferroviario. Per anni l’azienda braidese era diventata un punto di riferimento nella produzione di robot e macchinari con brevetti all’avanguardia nei settori del trasporto pubblico e dell’industria alimentare.

Una crescita costante, che aveva portato la Siecab a superare i 150 dipendenti. Poi il declino, con investimenti non riusciti e un crollo nelle commesse dovute alla crisi economica internazionale, fino alla sentenza di fallimento e alla nomina del curatore fallimentare.

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