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Abitare il piemontese: la parola della settimana è Bleu

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BLEU Colore blu, azzurro.

Tra i tanti colori che ci sono a disposizione nella percezione dell’occhio umano, uno rappresenta un significato particolare, specie per la lingua piemontese: il blu, in piemontese bleu, scritto e pronunciato allo stesso modo della lingua francese. La prima particolarità è rappresentata dal fatto che in italiano blu è di genere neutro (un pallone blu, una casa blu), mentre in piemontese, il genere femminile è ben connotato (an balon bleu, na cà bleuva). Si tratta di uno dei colori più recenti, la cui formula per riprodurlo fu probabilmente scoperta dagli egizi soltanto nel 2400 Avanti Cristo. Il blu ha tanti significati: da quelli spirituali come l’aldilà, forse di rimando al colore del cielo, sino a temi molto più pratici e moderni come l’elettronica, la bandiera delle Nazioni Unite o come progetto di pace.

Ma entriamo nel merito del tema piemontese, dove le gradazione di blu si distinguono in: Bleussiel, Bleu fonsé, Celest, Eletȓich, De Pinedo, Madòna, Maren, Neuit, Pavon, Pom, ëd Prussia, Tuȓchéis, Savòja.
Se si associa il blu a un fiore, questo è certamente il fiordaliso spontaneo, chiamato in piemontese stȓassasàch, per via della sua caratteristica di corrodere i sacchi di iuta che li contengono tra una spiga di grano e l’altra. C’è poi quel famoso modo di dire: dé ëȓ bleu. Cosa significa? E perché proprio il blu? Letteralmente significa dare il blu, ma il suo vero significato è da intendere come liberarsi di qualcuno, troncare un rapporto, piantare in asso, abbandonare o mancare all’appuntamento, insomma una relazione interrotta senza preavviso. Il concetto va ricondotto a un episodio accaduto durante la Restaurazione, nel 1815: alla liberazione del Piemonte dal giogo napoleonico, le insegne francesi vennero dipinte con il blu, colore rappresentativo dei Savoia. Tutto ciò che inneggiava al precedente periodo venne così coperto da quel colore per rivendicare l’identità savoiarda a dispetto del regime napoleonico ormai retrocesso. E se le maglie delle Nazionali sportive italiane sono del colore che sappiamo, nonostante il tricolore sia verde-bianco-rosso, è in onore a quello stesso blu che arriva dai Savoia: il bleu.

Paolo Tibaldi

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