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Ad Alba micropolveri in calo: solo 18 sforamenti censiti in 10 mesi

Ad Alba micropolveri in calo: solo 18 sforamenti censiti in 10 mesi 2

ALBA Diciotto sforamenti negli ultimi dieci mesi in città: è il numero di superamenti della soglia giornaliera dei 50 microgrammi di polveri sottili per metro cubo d’aria, fissato dalla legge, per la presenza delle polveri sottili del tipo Pm10 nell’atmosfera. Il dato è incoraggiante, specie se rapportato al 2020, quando si erano avute 44 infrazioni. L’obiettivo, però, è quello di tornare sotto quota 35, il limite di legge per non dover sottostare al semaforo ambientale, il provvedimento che impone restrizioni alla circolazione, nei centri interessati, per alcune categorie di veicoli inquinanti.

Il traguardo era stato raggiunto da Alba per la prima volta nei dodici mesi del 2018, mentre nel successivo, il 2019, la capitale delle Langhe si era persino fermata a 23, e Bra aveva addirittura chiuso con 18 riscontri. Nel 2020 gli sforamenti sono risaliti, rispettivamente a 44 nella città del tartufo bianco e 42 nel centro di quella della Zizzola. Indicatori comunque positivi se comparati con i 59 episodi registrati dalle centraline dell’Arpa, nel 2017, ad Alba.

Ad Alba micropolveri in calo: solo 18 sforamenti censiti in 10 mesi

Se si risale ancora più indietro nel tempo, al 2003, si scopre che Alba aveva trascorso ben 104 giorni su 365 con valori al di sopra dei limiti di legge, per le polveri sottili del tipo Pm10; tre anni più tardi si era arrivati a 121 giorni, un record in negativo.

Una dinamica virtuosa che ha riguardato anche Bra, passata dai 170 superamenti censiti nel 2003, dal dispositivo installato dall’agenzia ambientale piemontese, nell’area del santuario di Madonna dei fiori, ai 62 registrati nel 2014. Infrazioni dimezzatesi, nel corso degli ultimi 4 anni, fino ad arrivare ai diciotto riscontri del 2019.

Nel 2020 è stata l’emergenza pandemica ad attenuare, con le limitazioni alla mobilità, l’andamento di un’annata altrimenti destinata a passare alla storia, in chiave negativa, per l’inquinamento. Al 29 febbraio, infatti, si contavano già 27 sforamenti ad Alba e 28 sotto la Zizzola. Confronto preoccupante anche in raffronto allo stesso periodo del 2019, quando erano stati segnalati 14 episodi e Bra si era fermata a 11 sforamenti, ponendo le basi per un 2019 estremamente positivo. Le infrazioni, nell’anno in corso, si sono concentrate nei primi mesi: cinque giorni a gennaio, otto a febbraio, uno soltanto a marzo.
Fra aprile e settembre non si sono avuti riscontri, mentre a ottobre la soglia dei 50 microgrammi giornalieri è stata oltrepassata quattro volte. Il conteggio totale, diciotto episodi, lascia ben sperare per novembre e dicembre.

m.p.

I corsi Canale e Nebbiolo vincono la palma delle tratte più inquinate in città. I week-end di Fiera contribuiscono

Il monitoraggio messo in atto da Arpa Piemonte negli ultimi anni evidenzia come le precipitazioni riescano ad abbassare la quantità di Pm10 nell’aria e, allo stesso tempo, che le misure di contenimento del traffico sono inutili, se non abbinate a vincoli in grado di regolamentare il riscaldamento nelle case.
Un aspetto chiarito anche dall’analisi dei rilevamenti delle centraline, installate ad Alba, capaci di mappare le concentrazioni di Pm10. In città viale Cherasca e corso Cortemilia hanno valori molto inferiori a quelli dei trafficatissimi corsi Canale, nell’area prossima al Ponte Albertino, e Nebbiolo, nei pressi della tangenziale di Alba: sono i segnali di una tendenza, ormai confermata da anni, dell’incidenza del traffico veicolare, cui fanno da rinforzo le emissioni dovute agli impianti di riscaldamento domestici, in specie con stufe a legna o pellet. Dati di rilievo si ricavano anche dai rilievi relativi ai fine settimana della Fiera del tartufo, quando migliaia di automezzi e di autobus affollano le strade albesi.

Il 3 ottobre, la domenica del Palio degli asini, si sono registrati 34 microgrammi per metro cubo di inquinanti, mentre nella successiva, il 10 ottobre, la prima data della rassegna della trifola e, probabilmente, la più affollata e trafficata del 2021, il valore rilevato è sceso a 23 microgrammi, molto al di sotto dei limiti di legge. Nelle successive due, il 17 e il 24 ottobre il valore misurato si è attestato a 39 unità per metro cubo, salite, il 31 ottobre, giornata fredda e secca, a 54 microgrammi, crollati il giorno dei Santi, grazie alla pioggia, a soli 22 per metro cubo.

m.p.

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