Alba è in corsa per le Olimpiadi di Parigi 2024 con la breakdance

Alba è in corsa per le Olimpiadi di Parigi 2024 con la breakdance 1
Il direttore artistico di Be Street e conduttore di Radio Alba Enrico Signa

ALBA La breakdance diventa sport olimpico e Alba sogna i cinque cerchi con la società Be Street, mentre il primo raduno della Nazionale si è concluso lo scorso fine settimana a Formia.

Il direttore artistico di Be Street e conduttore di Radio Alba Enrico Signa spiega: «La nostra associazione si occupa delle discipline sportive e culturali di strada legate al mondo della cultura hip hop. Con Alberto Crosetti siamo due tecnici/allenatori del Coni delle rispettive federazioni sportive Fids per la danza e Fisr per lo skateboarding. In provincia di Cuneo siamo gli unici e tra i pochissimi del Piemonte. Nel weekend scorso, in quanto tecnico/allenatore della federazione e responsabile di due atleti che fanno parte del club azzurro, ho preso parte al ritiro a Formia, in provincia di Latina».

Alba è in corsa per le Olimpiadi di Parigi 2024 con la breakdance

Signa, in arte Branx il Signa, è ballerino di breakdance dal 1997, quando si esibì per la prima volta sotto i portici di via Principi di Piemonte a Bra. E ora ha preso parte con i 35 ballerini migliori d’Italia all’aggiornamento tecnico e sportivo che ha dato il via alla rincorsa italiana per le Olimpiadi che si terranno a Parigi nel 2024. Dice ancora Signa: «Psicologia, traumatologia, alimentazione, antropometria sono solo alcune delle tematiche affrontate da atleti e allenatori; la cultura e la condivisione di gruppo sono le armi vincenti per far crescere dei campioni prima nella vita e poi nello sport».

Gli incontri sportivi si terranno periodicamente con l’obiettivo di portare alcuni atleti albesi a esibirsi nella capitale francese. Be Street è un’associazione che nasce nel 2007 ad Alba. Con il passare degli anni, Enrico e Alberto sono riusciti a creare un percorso evolutivo nella nostra zona per il breaking e lo skateboarding, diffondendo queste due discipline sia a livello culturale che sportivo, anche grazie al riconoscimento olimpico. Signa: «Abbiamo fatto questa scelta per non perdere il sapore delle origini, nonostante ora le attività vengano riconosciute come sport: le due cose si completano senza escludersi a vicenda. Be Street raccoglie varie espressioni: danza hip hop, breaking, rap, Dj, graffiti art, skateboard. Sono più di 200 i praticanti tra amatoriali e atleti che cercano il percorso delle Olimpiadi. I tesserati sono 70, ma durante il periodo estivo si arriva a picchi di 800 atleti».

Marcello Pasquero

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