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Bra saluta Riccardo Mano, salesiano e grande educatore

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BRA Erano davvero in tanti a salutare e a pregare per il sig. Riccardo Mano, il salesiano giunto a Bra all’inizio dell’opera nel lontano 1959 questo pomeriggio (martedì 9 novembre), come erano anche tanti l’altra sera al rosario. Avviando il quale il direttore dell’opera don Alessandro Borsello, ha ricordato come la casa salesiana di Bra, abbia perso due pilastri – don Greppi e il sig. Mano- perché «sorella morte ha visitato nel giro di un mese due volte la nostra casa e anche per i sacerdoti è difficile vivere questi momenti, per questo chiediamo il vostro ricordo nella preghiera».

Salesiano d’azione, ma anche di tanta fede e preghiera. Alcuni ex allievi e frequentatori dell’opera salesiana braidese, incontrandolo nei cortili nei mesi scorsi lo sentivano sicuramente stanco per l’età ma ancora entusiasta e molto solerte nel pregare per le vocazioni. Spesso diceva: «Io sono anziano ormai, abbiamo bisogno di nuovi salesiani per i giovani», senza contare la preghiera e la devozione verso la  Madonna, anche distribuendo immaginette o i messaggi della Madonna di Medjougorie. Evangelizzare sempre possiamo dire, senza contare la cordialità e il piacere di incontrare gli ex allievi. Il suo motto: «Andiamo adagio, perchè ho fretta» è stato emblematico di una vita spesa per gli altri cercando il bene.

Qualche anno fa la Giunta Scimone (2004-2009) insignì Riccardo Mano di una targa per il cinquantatreesimo anno di docenza all’istituto di viale Rimembranze. In quell’occasione Mano ebbe a ricordare: «Anche gli infissi dell’istituto vennero costruiti da noi assieme ai ragazzi. Per un insegnante è un motivo di grossa soddisfazione vedere che i nostri ex allievi hanno trovato subito un lavoro e ottengono successo nelle loro diverse attività», aggiungendo come Bra sia «cambiata molto in questi anni. Da centro agricolo è oggi una città prevalentemente industriale ma, voglio sottolinearlo, ha sempre ben visto le attività del nostro istituto, forse anche in ragione dei risultati che abbiamo prodotto».

Riccardo Mano è stato accompagnato alla morte da tutti i confratelli. Poco prima di morire aveva chiesto al Direttore di non lasciarlo solo e così è stato. L’incontro col Signore atteso e disponibile come aveva detto il sig. Mano, di essere pronto, è sempre un incontro particolare e  importante. Nei molteplici saluti – il vicesindaco Biagio Conterno, la famiglia salesiana braidese e i nipoti – è stato ricordato il tanto bene che ha seminato e la capacità di tessere relazioni positive con la città e gli ex allievi. Oltre alla competenza di un uomo che si è dedicato all’insegnamento in modo davvero totale e coinvolgente. Riposerà nella tomba di famiglia nel piccolo cimitero di S. Giuseppe di Sommariva perno, località natia, di cui è sempre stato fiero.

Valter Manzone e Lino Ferrero

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