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Emergenza bus: mancano mille pullman per chi studia in Granda

Emergenza bus: mancano mille pullman per chi studia in Granda

MOBILITÀ Dall’asilo alle scuole superiori, sono 82mila gli studenti nella provincia di Cuneo, suddivisi, nel complesso, su circa 4.300 classi. Secondo quanto riferito da Doriano Ficara, responsabile provinciale di Cgil scuola, «facendo riferimento ai dati diffusi dall’Agenzia per la mobilità piemontese, circa il sessanta per cento degli alunni raggiunge i rispettivi edifici scolastici a bordo di un pullman», complici anche gli spazi dilatati del territorio della Granda.

«Si tratterebbe di 48mila utenti serviti dai mezzi: se si stimano trentacinque posti per ciascuno sarebbero necessarie 1.370 corriere al giorno. Oggi, invece, tra percorsi urbani ed extraurbani ne sono in servizio solo duecentocinquanta». I dati logistici sono condizionati dal rispetto del distanziamento a bordo dei mezzi e possono subire variazioni minime, al ribasso, qualora alcune classi vengano messe in quarantena – e quindi si avvii la didattica a distanza – perché si sono avuti almeno tre casi di positività al virus. Continua il sindacalista: «Tutti quegli autobus da noi non ci sono. Nella Granda, da settembre, sono state effettuate, ogni settimana, 735 corse aggiuntive tra pullman e treni, per un totale di oltre quindicimila chilometri percorsi e un costo settimanale di circa 130mila euro. Per quanto riguarda il trasporto su gomma, sono stati aggiunti 112 viaggi al giorno, mentre per le ferrovie, rispetto a luglio, il saldo risulta ancora a zero. Se si considera l’ambito regionale, sono stati effettuati 15.782 viaggi in più».

Le ipotesi messe in campo all’inizio dell’anno scolastico, a partire dalla frequenza delle lezioni durante il fine settimana – per rendere meno affollati mezzi di trasporto e classi – sembra che, per il momento, siano state accantonate. Prosegue Ficara: «Tra i possibili luoghi di contagio, la fermata va considerata come punto critico: qui il rischio di assembramento è più alto. Bisogna dilatare gli spazi sulle banchine oppure prevederle in luoghi più spaziosi. Inoltre, dove gli autobus circolano a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro, si dovrebbe evitare di riempire all’inverosimile il primo e lasciare vuoto il secondo». Un altro problema, secondo quanto riferisce Ficara, è strettamente legato alle nuove graduatorie d’istituto per gli insegnanti che, «oltre a tutti i problemi relativi alla gestione del personale, hanno anche creato un aumento del traffico in provincia: gente di Alba è stata destinata a Saluzzo e viceversa, producendo, fra i risultati, un ulteriore aumento del traffico sulle nostre strade».

Davide Barile

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