CASTELLINALDO Truffa aggravata ai danni dello Stato e falso in atto pubblico con induzione in errore del pubblico ufficiale: sono i reati per i quali è finito agli arresti domiciliari un uomo di 53 anni, residente in paese e titolare di una rivendita di auto nell’Astigiano. I Carabinieri della Compagnia di Alba, che lo hanno deferito alla Procura di Asti insieme ad altre 12 persone, hanno appurato che era intestatario fittizio di 60 autovetture, per un valore complessivo di 100mila euro, utilizzate, in molti casi, per commettere reati, per lo più furti e rapine, fra le province di Cuneo e Asti, ma anche in numerosi altri capoluoghi italiani.
L’uomo, nei fatti, faceva da prestanome permettendo agli altri indagati, alcuni dei quali con precedenti per reati predatori, di avere a disposizione autovetture “pulite” utilizzate per raggiungere i luoghi da svaligiare e ripartire indisturbati. In altri casi, con la registrazione dei veicoli ha permesso di evadere 26mila euro di imposte sul possesso degli stessi e ipoteche e crediti per altri 400mila euro. A mettere i militari sulle tracce della “testa di legno”, arrestato nella mattina di mercoledì 10 novembre, le indagini sviluppate su una serie di furti nei Comuni sottoposti alla compagnia di Alba e al comando dell’Arma di Asti: verificando i dati dei mezzi utilizzati è stato possibile risalire all’intestatario.
Alcune decine di Carabinieri hanno, inoltre, provveduto a perquisire i locali della concessionaria e svolto dieci ispezioni a carico di altrettanti indagati (undici italiani e un albanese), denunciati in stato di libertà: due di loro si erano già disfatti delle vetture, probabilmente rivendute, cinque di loro avevano ancora in uso le automobili. Tutti i mezzi sono stati radiati dal registro nazionale: il provvedimento permetterà il fermo immediato di quelli ancora eventualmente circolanti.
Davide Gallesio
