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Nella stazione albese nessuna assistenza per i disabili

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La stazione di Alba

ALBA Martin Sombela ha 26 anni, vive ad Alba e si sposta grazie a una sedia a rotelle. Per incontrare gli amici e per i propri impegni quotidiani utilizza spesso il treno, partendo da Alba. Ma ogni volta si scontra con un sistema macchinoso. Il giovane spiega: «Chi come me si sposta in carrozzina deve – secondo la procedura di Trenitalia – contattare, almeno 24 ore prima, un numero verde nazionale e segnalare la necessità di usufruire del treno». In questo modo viene attivato il servizio di assistenza alla salita e discesa. «Il problema è che la stazione di Alba non ha personale addetto e ogni volta mi trovo a richiamare più volte: spero nella comprensione del singolo, ma nell’80 per cento dei casi mi scontro per usufruire dell’assistenza». A livello pratico, non ci sarebbero molti problemi: nella stazione cittadina i treni sono all’altezza della banchina, per agevolare le operazioni a quanti hanno problemi di mobilità. Trenitalia, però, non prevede alternative alla procedura: tra i motivi che possono impedire l’accesso ai treni per persone come Martin, infatti, il portale contempla anche l’ipotesi di «stazioni di salita o discesa non presidiate da personale dedicato».

Martin Sombela
Martin Sombela

Il giovane, che certo non è l’unico, ad Alba, a riscontrare il problema, ha deciso di chiedere un incontro con il sindaco Carlo Bo. Al primo cittadino ha inviato, nei giorni scorsi, una lettera, insieme all’associazione di giovani FuturAlba, di cui è consigliere e delegato del gruppo attivo nel campo della politica e dei diritti. Martin aggiunge infatti: «Credo si tratti di un tema molto importante per la città, spero di poter incontrare presto il sindaco per cercare insieme di trovare una soluzione».

Francesca Pinaffo

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