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Asti: presentazione delle nuove autoradio Alfa Romeo Giulia al Comando provinciale dei Carabinieri.

Asti: presentazione delle nuove autoradio Alfa Romeo Giulia al Comando provinciale dei Carabinieri. 1

ASTI Da oggi i Carabinieri della provincia di Asti hanno in dotazione un nuovo mezzo per svolgere il loro quotidiano servizio a tutela dei cittadini: si tratta delle autoradio create allestendo, per lo specifico servizio istituzionale, le Alfa Romeo Giulia. Si tratta di autoradio molto performanti, scelte dal Comando generale in quanto combinano eccellenti prestazioni con dimensioni abbastanza contenute adeguate a interventi anche nelle vie strette che s’incontrano nei borghi antichi che contraddistinguono il nostro territorio.

Le autoradio sono un mezzo veloce che, condotte da personale appositamente addestrato, assicurano il rapido intervento di una pattuglia di Carabinieri in caso di richiesta del cittadino e sono una componente essenziale del Pronto intervento in caso di attivazione del 112, numero unico di emergenza, su tutto il territorio della provincia di Asti. Le autoradio del Nor, congiuntamente alle altre pattuglie automontate delle Stazioni Carabinieri, coordinate dalla centrale operativa, assicurano una media di 75 interventi giornalieri, disbrigati da un dispositivo articolato di servizi che assicura la presenza quotidiana in provincia di non meno di 45 autovetture, delle quali almeno otto in contemporanea nell’arco notturno.

Accanto al primo intervento su richiesta dei cittadini, le autoradio, come le pattuglie delle Stazioni, svolgono anche un’importante funzione preventiva controllando gli obiettivi sensibili, le persone sottoposte a obblighi presso il domicilio, le persone e le auto in transito e, in tempo di pandemia, controllando il rispetto della normativa relativa al green pass e ai dispositivi di protezione individuale.
A conclusione si vuole sottolineare l’importanza che riveste la chiamata tempestiva al 112 per gli operatori della centrale operativa, rimarcando ancora una volta la necessità che a chiamare il numero di pronto intervento sia la persona che effettivamente si trova in stato di pericolo così da poter fornire una descrizione non mediata dei fatti e delle persone coinvolte contribuendo a rendere l’intervento tempestivo e aderente alla situazione reale.

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