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Centomila euro sequestrati: prosegue l’operazione Feudo a Santo Stefano Roero

Presto l’area camper attrarrà nuovi turisti a Santo Stefano Roero
L'area camper, una delle opere finite sotto la lente degli investigatori

SANTO STEFANO ROERO Centomila euro sequestrati a uno dei professionisti, finito agli arresti domiciliari lo scorso giugno, e a una dipendente del Comune: sono gli ultimi sviluppi dell’operazione Feudo della Guardia di finanza di Cuneo, terminata con l’arresto dell’ex sindaco Renato Maiolo; i domiciliari per la compagna dell’amministratore, la segretaria comunale Anna Maria Di Napoli, per il geometra Giovanni Careglio e l’architetto Cinzia Gotta (fino al 2014 primo cittadino di Baldissero). A carico degli indagati la Procura aveva formulato le accuse di  truffa aggravata ai danni dello Stato, falso morale e materiale in atti pubblici e turbativa d’asta

Il sequestro, disposto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Asti Francesca Di Naro è stato eseguito dalle fiamme gialle: le somme cautelate costituirebbero proventi illeciti versati per la progettazione di opere, in alcuni casi mai utilizzate, per le quali l’ente pubblico ha incassato, in quindici anni 15 milioni di euro.

Di approfondimento della gestione economica del Comune roerino parla il comandante provinciale delle fiamme gialle, colonnello Luca Albertario: «Un compito che rientra nella politica di lotta alle sacche illegalità. Stiamo parlando di un ente condotto, per troppi anni, in modo incoerente con le normative». Peraltro non si tratta dell’unico fronte di indagini aperto: «Stiamo monitorando altre situazioni», conclude Albertario.

Davide Gallesio

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