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Crescono i contagi. L’Asl di Asti corre ai ripari riconvertendo alcuni reparti ospedalieri

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SANITÀ I contagi per Covid stanno registrando un incremento rapido nel territorio dell’Asl di Asti, come in tutto il Piemonte. L’incidenza settimanale nell’Astigiano è di 607,2 casi per 100mila abitanti (rispetto a un dato regionale di 646,6): un numero decisamente superiore a quello di un anno fa e mai riscontrato finora. L’Azienda sanitaria locale fa sapere: «Con l’evoluzione della situazione epidemiologica, sono cresciute in modo esponenziale le richieste per l’effettuazione di tamponi legati a isolamenti e quarantene. Attualmente, il fabbisogno per l’Asl è di oltre 700 tamponi al giorno, solo per quanto riguarda i molecolari (poche settimane fa non superava i 250). Fra notizie di positività, richieste di tamponi e comunicazioni di condizioni cliniche, ogni giorno pervengono all’Asl circa 1.500 nuove notifiche».

L’Azienda sanitaria aggiunge: ›Sono in aumento anche i ricoveri ospedalieri, seppur in modo ridotto rispetto al passato grazie all’effetto dei vaccini. In base ai dati aggiornati al 29 dicembre, sono 42 i ricoverati per Covid al Cardinal Massaia, di cui 6 in terapia sub-intensiva e 2 in terapia intensiva. Si è proceduto alla riconversione del reparto di ortopedia (20 posti letto, che possono essere incrementati in caso di necessità), destinandolo ad ospitare i pazienti Covid, in aggiunta a quello di malattie infettive e alle postazioni di sub-intensiva presenti in medicina d’urgenza. Inoltre, da oggi, giovedì 30, saranno raddoppiati, da 2 a 4,  i posti letto di rianimazione Covid».

Rimane prioritario proseguire la campagna vaccinale, che sta consentendo di contenere il numero di casi gravi, ricoveri e decessi. Nei punti vaccinali del territorio vengono effettuate circa 1.500-2.000 somministrazioni al giorno. In particolare, già 62.190 cittadini hanno ricevuto la terza dose (fra cui 422 bambini nella fascia di età tra i 5 e gli 11 anni), per un totale di 361.269 vaccini dall’inizio della campagna, contando 156.218 prime dosi e 142.861 seconde. Il personale è anche impegnato nella procedura di riprogrammazione delle terze dosi, dovuta ai cambiamenti normativi sulla scadenza del green pass. Gli  utenti interessati saranno riconvocati, ricevendo un Sms con la nuova data di appuntamento. Risulta necessario, quindi, destinare il maggior numero possibile di operatori alle attività legate al Covid, come tamponi, vaccinazioni e ricoveri. Su indicazione della Regione sono sospesi e riprogrammati i ricoveri ospedalieri non urgenti e non oncologici e le attività ambulatoriali di classe D (differibile) e P (programmate). Continuano a essere mantenuti i ricoveri ospedalieri in regime di urgenza, quelli oncologici e nel settore ostetrico  e non oncologico con classe di priorità A, come pure le attività ambulatoriali con classe di priorità U (urgente) e B (breve) e gli screening oncologici. Infine, saranno garantiti i percorsi di cura nefrologici e oncologici, quelli relativi a patologie tempodipendenti e quelli di nascita.

Da lunedì 3 gennaio, il punto di primo intervento del presidio sanitario di Nizza Monferrato sarà temporaneamente chiuso e riconvertito in un hot spot dedicato ai tamponi, che si aggiungerà a quelli già esistenti ad Asti (all’ospedale Cardinal Massaia e in viale Pilone), a Canelli e a Villafranca, per i quali si sta lavorando a un’estensione degli orari di apertura. Il direttore generale dell’Asl Flavio Boraso ha dichiarato: «La situazione dei contagi è tale per cui è nuovamente necessario dedicare tutte le risorse ad affrontare la pandemia, adottando anche decisioni difficili, che richiedono sacrifici per pazienti e operatori. Anche concentrando tutte le forze a disposizione, con un simile quadro epidemiologico il volume delle richieste che arrivano e arriveranno dalla popolazione è comunque sproporzionato ed eccessivamente elevato rispetto alle possibilità di risposta dell’Azienda sanitaria. Ce ne scusiamo con i cittadini, confidando nel loro senso di responsabilità per comprendere la difficoltà della situazione».

Manuela Zoccola

 

 

 

 

 

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