104 mila pernottamenti solo ad Alba nei primi dieci mesi del 2021

I NUMERI Alba, le Langhe e il Roero ripartono dal turismo e lo sblocco atteso solo a partire dal 2022 nel resto d’Italia, nel nostro territorio è già realtà. Sono infatti stati superati nel mese di ottobre (da inizio anno), i 100mila pernottamenti in città, con numeri quasi in linea con il periodo precedente il Covid-19. E i dati che arriveranno dall’ente turismo Langhe, Monferrato, Roero potrebbero risultare addirittura sbalorditivi, tenendo conto della tendenza – manifestatasi durante la pandemia – a privilegiare le piccole realtà territoriali.

Agosto e ottobre nel 2020 furono gli unici due mesi con forti flussi turistici, in linea con il passato antecedente il virus, ma nel 2021 le 21.150 presenze solo ad Alba certificano un andamento esaltante, che potrebbe essere confermato fino a fine anno: l’attuale recrudescenza dei contagi ha di fatto risparmiato la Fiera internazionale del tartufo bianco, conclusasi domenica 5 dicembre.

Fiera del tartufo: 100mila pernottamenti solo ad Alba

Nel 2020 le presenze in città a ottobre erano state 18.300, quindi la crescita del 2021 è stata del 15,52%. L’assessore al turismo Emanuele Bolla commenta soddisfatto i dati comunicati in esclusiva a Gazzetta d’Alba: «L’ottobre del 2021 ha sostanzialmente pareggiato i numeri del novembre 2019, ultimo mese pieno di Fiera prima dell’arrivo del Covid-19, con quasi 22mila presenze in città».

«È stato un autunno importante, durante il quale, nonostante l’assenza dei visitatori di lungo raggio dall’Asia, abbiamo visto un turismo straniero soprattutto europeo, di qualità, con grande interesse da Germania, Francia, Svizzera e Paesi Bassi. Abbiamo pagato la situazione complicata dell’Austria: un mercato per noi importante, molto ridotto a causa dell’ondata di contagi che ha costretto il Paese al lockdown. Anche il turismo italiano, che proviene principalmente dal Nord Italia (Lombardia, Veneto, Trentino ed Emilia-Romagna), si è dimostrato peraltro molto interessato e preparato, con una buona conoscenza del cibo, dei prodotti e dei vini locali», prosegue Bolla.

30% dei turisti in arrivo dalla Germania

La provenienza dei turisti che pernottano ad Alba rimane quella classica, con il 30% di tedeschi, il 20% di svizzeri, mentre il 18% dei visitatori proviene da Belgio e Paesi Bassi e il 13% dalla Francia.
Ottobre è stato anche il mese dei viaggiatori dagli Stati Uniti, i primi turisti a lungo raggio a tornare in Langhe e Roero, nonostante la difficoltà che il trasferimento comporta. Gli Stati Uniti rappresentano il primo mercato mondiale per il vino Barolo e non è un caso che il relativo consorzio di tutela stia organizzando Barolo e Barbaresco world opening a marzo a Los Angeles, con la partecipazione di oltre un centinaio di produttori in trasferta dal nostro territorio.

Per la precisione sono stati 104mila i pernottamenti registrati nel solo Comune di Alba dal primo gennaio al 31 ottobre 2021, un numero che davvero non si sperava: «A fine anno chiuderemo con presenze che supereranno di due terzi il 2019, l’anno considerato dei record. Per questo possiamo ritenerci soddisfatti, viste le premesse a inizio 2021, quando con locali chiusi e lockdown in corso era difficile immaginare risultati di questo tenore», aggiunge Bolla, che conclude guardando al futuro: «Nel 2022 investiremo molto nei Paesi del Nord Europa, come Svezia e Norvegia, perché i dati registrano un forte interesse di quei turisti verso l’Europa mediterranea».

Marcello Pasquero

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