Il sottochiesa della parrocchiale di Montà rinascerà dopo anni di inutilizzo

Il sottochiesa della parrocchiale di Montà rinascerà dopo anni di inutilizzo
Il rendering mostra come sarà il sottochiesa al termine dei lavori.

MONTÀ I lavori di ristrutturazione della parrocchiale, costati più di 640mila euro, sono stati terminati a gennaio 2020. Oggi, a distanza di poco meno di due anni, la Cei (Conferenza episcopale Italiana) ha confermato che finanzierà anche la seconda parte del progetto presentato dall’Unità pastorale montatese, che univa alla sistemazione della chiesa anche il recupero dell’area sottostante l’edificio. Si tratta di un intervento da 360mila euro, che la Cei finanzierà al 70% a fondo perduto (252mila euro in tutto), e che farà così raggiungere all’intervento la somma globale di un milione di euro.

Spiegano il parroco don Paolo Marenco e l’architetto Andrea Bevione, incaricato di seguire l’iter progettuale: «Da anni i locali sotto la chiesa sono parzialmente inutilizzabili perché non a norma. Parliamo di un’area di circa 300 metri quadri, che comprende l’entrata e il vecchio teatro che ora, grazie a questo importante contributo, riusciremo a rendere di nuovo fruibile e raggiungibile da tutti abbattendo le barriere architettoniche». Proseguono il parroco e il progettista: «Installeremo un ascensore per entrare e uscire, otterremo tre bagni, di cui uno dedicato ai disabili, e creeremo un grande salone polivalente mettendo in piano il teatro e dotandolo di arredi adeguati. Resteranno il palco, abbassato a 50 centimetri, e un’area tecnica al fondo del locale, che sarà anche illuminato da finestre più grandi. Verranno rinnovati gli impianti termici ed elettrici, installeremo un’uscita di sicurezza aggiuntiva sul retro e cambieremo le porte delle varie aule».

La Cei ha ufficializzato l’assegnazione del contributo il 4 novembre. I lavori dovranno iniziare entro otto mesi da quella data e terminare entro un triennio. Indicativamente si prevede che i cantieri prenderanno il via tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate 2022. Per la somma non coperta dal contributo della Cei verranno utilizzati fondi parrocchiali.

Andrea Audisio

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