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Operazione anti-‘ndrangheta: nei guai anche un commercialista astigiano

Operazione anti-'ndrangheta: nei guai anche un commercialista astigiano

‘NDRANGHETA C’è anche un commercialista, iscritto all’ordine professionale della Provincia di Asti fra le sette persone colpite dal sequestro preventivo di beni, messo in atto dalla Guardia di finanza di Torino – su indicazione della Procura del capoluogo regionale – per illeciti fiscali dai quali si sarebbero avvantaggiati anche alcuni esponenti della mafia calabrese collegati al ‘ndrina dei Bonavota, sgominata dalle forze dell’ordine nel 2019 con l’operazione Carminius, e attiva fra Carmagnola e Reggio Calabria.

La nuova azione delle fiamme gialle nasce da accertamenti, condotti dall’Agenzia delle entrate, su tre imprese edili, attive nei Comuni dell’hinterland Torinese, gestite da alcuni imprenditori, anche attraverso prestanome, che potevano contare sull’appoggio, per commesse e protezione, di alcuni affilianti del clan mafioso: cruciale era poi il ruolo dei due commercialisti, uno agli arresti, che, creando crediti Iva inesistenti usati per bilanciare i versamenti all’Inps, permettevano alle imprese di avere un vantaggio competitivo rispetto alle altre realtà, e ai gestori di sottrarre versamenti all’erario, reimpiegati in attività criminali.

Allo stesso tempo, gli indagati, riuscivano a svuotare le loro imprese, ricorrendo alla sistematica spoliazione di beni e  conti correnti, fino al tracollo e all’insolvenza verso gli stessi dipendenti: le indagini dei finanzieri hanno permesso di quantificare in due milioni e mezzo di euro le tasse non versate cautelati coi sequestri e alla Procura di Torino di richiedere la custodia in carcere di due persone, la denuncia altre sei per reati che vanno dalle frodi ai fallimenti, aggravate in due casi, dalle accuse di concorso in associazione mafiosa.

Davide Gallesio

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