Opposizioni pronte a bloccare il Consiglio regionale se non verranno coinvolte sui fondi Pnrr per la sanità

Foto di repertorio
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TORINO Sulla gestione dei fondi del Pnrr per case e ospedali di comunità «non c’è alcun coinvolgimento del Consiglio regionale e del livello territoriale, neanche dei sindaci. Se la modalità non cambia siamo pronti a bloccare l’aula». Ad annunciarlo sono i gruppi di opposizione a palazzo Lascaris che si dicono «pronti a collaborare in modo costruttivo, ma non veniamo ascoltati e ci toccherà bloccare il Consiglio, in primis la variazione di bilancio».

«La scadenza del 20 dicembre per l’approvazione di questo piano storico per la sanità piemontese è dietro l’angolo», sottolinea il capogruppo Pd, Raffaele Gallo. «Le Regioni hanno un’occasione e una responsabilità enorme, destinare 533 milioni a case e ospedali di comunità, la famosa rete territoriale. Abbiamo l’opportunità di fare investimenti reali e non se ne discute, nonostante il fatto che sulla programmazione sanitaria la competenza sia del Consiglio, non della Giunta. E non pensi la Giunta di arrivare in aula il 19 dicembre e dirci che entro 24 ore dobbiamo approvare il piano. Non dimentichiamo poi che il 22 febbraio c’è la seconda tranche, su edilizia scolastica, anche su questo facciamo appello a essere coinvolti e condividere le scelte».

Il capogruppo del Movimento 5 stelle, Sean Sacco, osserva poi che case e ospedali di comunità «sono contenitori che andranno riempiti di professionisti, quindi ci chiediamo cosa immagini la Giunta per risolvere il problema carenza di personale. Non vorremmo ci fosse una sostituzione in una sorta di gioco delle tre carte».

«Nelle prossime ore la Giunta presenterà ad Agenas il quadro delle case di comunità, e il Consiglio non sa niente. E anche alcuni grandi comuni, fra cui anche il capoluogo», evidenzia il capogruppo di Luv, Marco Grimaldi. «Siamo davanti a un nodo cruciale, o cambia il metodo e viene restituito un meccanismo di trasparenza o qua non verrà approvato più nulla fino a fine anno. È una necessità del Piemonte di tornare a discutere». E per vicepresidente della commissione sanità, Domenico Rossi è «preoccupante anche il mancato coinvolgimento delle forze sociali. C’è una visione sbagliata del Pnrr. Chiediamo di creare un laboratorio di progettazione condivisa permanente».

Ansa

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