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Uto Ughi: i ragazzi e il maestro

ALBA Natascia e Ivan Chiarlo presiedono la fondazione Toscanini di Savigliano, organizzatrice con la fondazione Ferrero di Uto Ughi per i giovani, evoluzione di La santità sconosciuta, e dell’Anima festival di Cervere. Lo scopo della rassegna in corso tra Alba e Cherasco è proprio di avvicinare i giovani al mondo della musica classica. «È necessario che i musicisti escano dalla propria torre d’avorio, rappresentata dal concerto abituale. Bisogna fare dei concerti a porte aperte, dialogare con i ragazzi, coinvolgerli»: sono parole dello stesso Uto Ughi.

Sono due gli appuntamenti in cui i giovani musicisti saranno i protagonisti assoluti. Spiega Natascia: «Il 21 dicembre alla fondazione Ferrero si terrà il Concerto per il sostegno dei giovani talenti. Suoneranno il violinista Indro Borreani, saviglianese di 21 anni, diplomato al conservatorio Ghedini di Cuneo a soli sedici anni, e Andrea Tamburelli, pianista classe 1993. L’11 gennaio avremo l’onore di ospitare, sempre in fondazione, il vincitore del premio Paganini, il violinista ventenne Giuseppe Gibboni. Durante la serata inaugurale a integrare l’orchestra Uto Ughi and friends ci sono stati cinque studenti del Conservatorio di Torino. Abbiamo coinvolto anche le scuole albesi. Gli studenti e i docenti del liceo musicale Leonardo da Vinci e dell’istituto musicale Rocca hanno assistito, nel pomeriggio del 14 novembre, alle prove delle Quattro stagioni. Abbiamo messo a loro disposizione i biglietti per entrare a Sogna mia cara anima, domenica 21. Il 14 dicembre potranno assistere alle prove del concerto che i solisti della Scala di Milano terranno in San Domenico».

Uto Ughi: i ragazzi e il maestro
Uto Ughi con gli studenti.

 

Micaela Patria dell’istituto Rocca commenta: «All’invito hanno aderito con entusiasmo molti nostri allievi. C’erano anche bambini delle elementari. Al lunedì il maestro Ughi è venuto a trovarci nelle nostre aule ed è entrato come se fosse uno di noi: pur nella sua grandezza di artista, rimane una persona semplice, in grado di elargire, anche con i suoi racconti, tante piccole gocce di cultura. Siamo contenti di poter collaborare con l’associazione Toscanini e, insieme, stiamo valutando alcuni progetti, che includono anche delle masterclass con il maestro».

Secondo Valter Protto, docente di pianoforte al liceo musicale Leonardo da Vinci, «assistere alle prove è stata una grande opportunità concessa ai ragazzi, ritengo molto importante mostrare loro come lavora un professionista del calibro di Ughi con la sua orchestra, quali dinamiche ci sono dietro. Ci ha positivamente sorpresi il fatto che il maestro non si sia limitato a provare ma abbia dato inizio a un dialogo con gli studenti, spiegando come sono strutturate le Quattro stagioni. Pur essendo domenica pomeriggio, hanno aderito in molti: erano circa trenta alunni della terza e della quarta, insieme a me e a Sergio Daniele e Paola Nervi. Il 14 dicembre accompagnerà gli studenti della professoressa di clarinetto Silvia Storchi. L’esperienza è stata positiva, Ughi ha catturato l’entusiasmo dei giovani e li ha invitati a salire con lui sul palco. Altri grandi musicisti corrono a rifugiarsi in camerino. Quando i ragazzi entrano in contatto con iniziative come questa scocca qualcosa, non si resta indifferenti di fronte a tanta bravura».

Davide Barile

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