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Abitare il piemontese: la prima parola del 2022 è Brusacheuȓ

Abitare il piemontese: la prima parole del 2022 è Brusacheuȓ

Brusacheuȓ: acidità di stomaco, reflusso gastroesofageo.

La convivialità è un momento sacrosanto, spesso rappresentato dal pasteggiare in buona compagnia, assaporando alimenti significativi legati a tradizioni etniche e riti sociali. Specie durante le festività, può sfuggire la percezione del cibo ingerito fino ai cosiddetti eccessi enogastronomici. Se c’è una parola che racconta le conseguenze più dirette e fisiologiche di alcuni tra questi eccessi, ancor più durante le festività natalizie, questa è brusacheuȓ, parola composta formata da brusa (brucia, scotta) e cheuȓ (cuore, stomaco).

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Bicarbonato di sodio

Si tratta della comunissima acidità di stomaco, una condizione acuta o cronica caratterizzata da una produzione eccessiva di acido gastrico che può provocare irritazione o infiammazione, con conseguente sensazione di bruciore avvertibile a livello retrosternale. Se un piemontese dichiara di avere il brusacheuȓ, non significa che il suo cuore arde di passione, ma più semplicemente ha in corso un reflusso gastroesofageo, spesse volte risolvibile con il bicarbonato di sodio.

Ma perché viene usata questa strana metonimia, con cuore al posto di stomaco? Qualcuno pensa erroneamente all’ignoranza di una lingua regionale popolare, rozza e approssimativa a dispetto della lingua nazionale, ritenuta più saggia e superiore. La ragione di questa confusione, soltanto apparente, risiede piuttosto nei legami che dal medioevo accomunano lingue come il piemontese, il provenzale e l’ancien français; legami che ancora permangono ed evolvono.

Il Abitare il piemontese: la prima parole del 2022 è Brusacheuȓ 2chiarisce che nell’antico francese dei Secoli XII e XIII, la parola cœur veniva usata per indicare, oltre all’organo centrale della circolazione sanguigna, anche il torace e lo stomaco, specie quando pativano qualche dolore. A onor del vero, mal au cœur è un’espressione rimasta viva nel francese di oggi e significa fastidio allo stomaco, nausea. Al contrario, durante il Secolo XV, l’uso di estomac, stava a indicare il luogo di dimora dei sentimenti nonché, in senso figurato, animosità, coraggio e bravura, da cui il famoso pelo sullo stomaco.

Paolo Tibaldi 

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