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Da Cuneo sette eventi culturali per il Giorno della Memoria

Da Cuneo sette eventi culturali per il Giorno della Memoria
La band Baklava Klezmer

CUNEO Da martedì 25 gennaio a mercoledì 2 febbraio si svolgeranno sette eventi organizzati dal Comune di Cuneo per il Giorno della Memoria, in cui si commemorano le vittime dell’Olocausto. Gli appuntamenti, a partecipazione gratuita, comprendono: uno spettacolo teatrale al teatro Toselli con la compagnia Il Melarancio, due incontri letterari proposti dalla biblioteca civica e Scrittorincittà, l’inaugurazione di una Pietra d’inciampo, la proiezione di due documentari e del cortometraggio sull’eccidio della Candelora di San Benigno. Per assistere agli spettacoli è richiesta la prenotazione on-line al link SiTickets a partire dal 20 gennaio ed è necessario il green pass rafforzato. Per maggiori informazioni si può telefonare allo 0171-44.48.12 o scrivere a spettacoli@comune.cuneo.it.

Martedì 25 gennaio alle 21 va in scena al teatro Toselli lo spettacolo ViaggioadAuschwitz a/r della compagnia Il Melarancio, che viene proposto in un nuovo allestimento con l’accompagnamento musicale della Baklava Klezmer Soul, band internazionale di musica klezmer. Lo spettacolo è diretto da Luciano Nattino e alterna momenti drammatici a situazioni serene e gioiose. In scena ci sarà Gimmi Basilotta: aiutato da elementi poveri come pezzi di legno, frasche e una betulla, l’attore traduce in parole le motivazioni che lo hanno spinto ad intraprendere nel 2012 il lungo viaggio a piedi da Borgo San Dalmazzo ad Auschwitz.

Mercoledì 26 gennaio alle 18, in diretta streaming sul canale YouTube e sulla pagina Facebook di Scrittorincittà, Alberto Cavaglion intervista Dario Calimani, autore del libro L’ebreo in bilico. I conti con la memoria fra Shoah e antisemitismo, edito da Giuntina. Il volume racconta le persecuzioni razziali in Italia attraverso la vicenda personale della sua famiglia Calimani, allargandosi a una riflessione sul significato della memoria e sulla sua funzione.

Giovedì 27 gennaio alle 9 Nicola Brunialti, intervistato da Guido Affini, presenta on-line il suo romanzo Un nome che non è il mio ispirato alla storia di Irena Sendler, la donna polacca conosciuta come la “Schindler di Varsavia” che riuscì a salvare quasi tremila bambini ebrei. La presentazione è rivolta alle classi terze delle scuole medie e superiori. Per partecipare è necessario prenotarsi sul sito https://scrittorincittascuole.eventbrite.it.

Venerdì 28 gennaio alle 11 viene inaugurata in via Torino 108, nella frazione Madonna dell’Olmo, la Pietra d’inciampo dedicata a Alessandro Schiffer, ebreo cuneese deportato e ucciso ad Auschwitz. La pietra è stata collocata nei pressi della sua abitazione, dove fu arrestato il 6 febbraio del 1944 per essere poi trasferito nel campo di concentramento di Borgo San Dalmazzo e, passando per il Campo di transito di Bolzano, infine deportato ad Auschwitz dove morì il 10 gennaio 1945. La posa, organizzata in collaborazione con l’istituto storico della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Cuneo “Bianco”, prevede una breve cerimonia commemorativa.

Domenica 30 gennaio alle 17.30 al Cdt di largo Barale si tiene, in collaborazione con il Consolato di Polonia, l’incontro “Gli ebrei nell’Armata del generale Anders” con la proiezione di un documentario che ricorda la vicenda di molti soldati polacchi di origine ebraica, liberati dai gulag staliniani e arruolati nell’Urss dal generale Anders. Questo insolito esercito venne trasferito attraverso il Mar Caspio in Iran, Iraq ed infine nella Palestina britannica dove furono costretti a scegliere tra rimanere in Israele e quella di di restare fedeli allo Stato polacco. L’incontro è introdotto dalla professoressa Krystyna Jaworska, docente di lingua e letteratura polacca dell’Università di Torino, e dalla dottoressa Sarah Kaminski del Dipartimento di lingua e letteratura ebraica dell’Università di Torino.

Martedì 1° febbraio alle 21 viene proiettato al cinema Monviso  il documentario Dove danzeremo domani della regista francese Audrey Gordon, che ricostruisce con lettere, memorie e fotografie private la relazione tra Rima Dridso Levin, un’ebrea russa, e Federico Strobino, un ufficiale italiano, nella cittadina francese di Saint Martin de Vésubie negli anni della Seconda Guerra Mondiale. Partendo dalla vicenda, il film racconta la storia degli ebrei che, partiti a piedi proprio da Saint Martin de Vésubie e arrivati al fondo della valle Gesso attraverso il Colle delle Finestre e il Colle del Ciriegia, furono internati presso il campo di concentramento di Borgo San Dalmazzo da dove vennero deportati ad Auschwitz.

Mercoledì 2 febbraio alle ore 21, ancora presso il cinema Monviso, viene proiettato, nel giorno esatto del settantasettesimo anniversario dell’episodio cui si riferisce, il cortometraggio 2 febbraio 1945 realizzato dai centallesi Filippo Ariaudo (regista e autore della sceneggiatura) e Filippo Gerbaudo (direttore della fotografia e della post produzione). Il film racconta la vicenda dei tredici giovani uccisi sul sagrato della chiesa della frazione di San Benigno durante la celebrazione liturgica della Candelora, in rappresaglia di un attacco partigiano portato a Tarantasca il giorno precedente. Nel cast, che vede la presenza di giovani attori poco più che ventenni e di molte comparse locali, anche Gimmi Basilotta. Il film è dedicato alla memoria di Luigi Giorgis, che sopravvisse all’eccidio.

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