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Edilizia: nel 2021 sono aumentati i cantieri e le morti sul lavoro

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CONFARTIGIANATO L’edilizia, grazie ai numerosi incentivi fiscali, ha trasformato l’Italia e il Piemonte in un grande cantiere: nel 2021 le commesse sono cresciute in modo esponenziale, i prezzi dei materiali sono saliti alle stelle (+123 % il legno d’abete, +88% i mattoni nel primo semestre), mentre la manodopera specializzata è diventata sempre più rara, si sono moltiplicate le nuove ditte edili e gli infortuni sul lavoro hanno registrato un forte aumento. Secondo gli ultimi dati Enea in Italia i lavori certificati sono quasi 70mila che equivalgono a 11 miliardi di investimenti ammessi a detrazione. Un’accelerata anomala che ha creato difficoltà nel reperire ponteggi, materiale e personale qualificato.

Enzo Tanino, presidente del settore edilizia di Confartigianato Imprese Piemonte spiega: «I cantieri aperti sono migliaia: piccoli e grandi interventi che hanno avuto il merito di rilanciare l’edilizia ma purtroppo come conseguenza quello di far lievitare i costi dei ponteggi e dei materiali. Inoltre, occorre fare tutto in fretta perché per le proprietà unifamiliari bisogna completare almeno il 30% delle opere entro il 30 giugno 2022 per incassare il contributo. Questa è la ragione che ha portato l’aumento di nuove imprese, spesso improvvisate, che non sono in grado di far fronte alle prescrizioni normative sulla sicurezza».

Un altro aspetto che si intreccia al boom dei cantieri è la crescita degli incidenti sul lavoro. I dati Inail sui primi dieci mesi del 2021 registrano un incremento degli infortuni mortali del 20%: sono 44 i morti sul posto di lavoro in Piemonte nel 2021. Tra questi, il 34% degli incidenti mortali si concentra nella provincia di Torino, seguita da Cuneo (29,5%) e Alessandria (20,5%). «Il tema della formazione e della sicurezza – riprende Tanino – sono per noi in primo piano: è necessario aggiornare i programmi dei corsi in seno agli enti bilaterali. I neoassunti devono poter acquisire le competenze pratiche sul campo, in cantiere, e lì applicare quanto appreso in aula sotto la guida delle mani più esperte. La legge di abilitazione al settore, che potrebbe impedire l’accesso a imprese improvvisate, è una richiesta inevasa da 40 anni. L’ultimo testo è fermo in Parlamento dal 2010».

l.g.

 

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