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Saldi: Unc, 60% limita numero acquisti puntando a qualità

Avvocato Polliotto, «Covid ha riscritto le regole dei consumi»

Saldi: Unc, 60% limita numero acquisti puntando a qualità

SALDI/ PIEMONTE I saldi invernali, avviati in Piemonte il 5 gennaio «rivelano cambiamenti significativi nelle abitudini d’acquisto. Il Covid ha riscritto le regole dei consumi. La spesa media si attesta attorno ai 200 a famiglia, orientata per lo più nei negozi sotto casa o di quartiere complice anche l’inflazione, il caro-prezzi e l’aumento galoppante dei costi energetici, carburante in primis». Sono le considerazioni fatte da Patrizia Polliotto, presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

«Tra i beni più richiesti – spiega – ci sono vestiario e prodotti tecnologici. Rileviamo altresì come un buon numero di commercianti abbia abbassato i margini di guadagno pur di svuotare i magazzini e facilitare così la libera circolazione delle merci».

Nel confronto con gli anni passati, emerge netto un calo nel budget e nel numero stesso dei clienti. «La percentuale – prosegue l’avv. Polliotto – è scesa del 30%. Cresce, invece, del 60% la quota dei consumatori che puntano più alla qualità, dovendo optare per un numero più limitato di acquisti. Così come aumenta l’insieme di quanti rinunciano ai saldi per evitare acquisti inutili in un momento di crisi diffusa. In aumento anche coloro che ricorrono a siti e app on line per scambiare indumenti usati ben tenuti per beneficiare di permute o di piccole somme con cui incrementare il proprio budget destinato agli acquisti».

(Ansa)

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