Confindustria: rischio di blocco dei cantieri per le norme del Sostegni ter

Confindustria: rischio di blocco dei cantieri per le norme del Sostegni ter

CANTIERI Incertezza per il futuro e preoccupazione per i contratti già stipulati: è questo il sentimento che anima gli imprenditori di Confindustria Cuneo e di Ance Cuneo. Il decreto Sostegni ter, che prevede il divieto di cessione multipla dei crediti fiscali legati ai bonus edilizi, rischia di avere un impatto devastante. Il limite a un solo passaggio della cessione del credito dopo lo sconto in fattura, porterà a una riduzione dei soggetti in grado di acquistare i crediti e un possibile aumento di costi e tempi di trasferimento del credito stesso. Questo a causa della diminuzione della capacità di assorbimento della misura fiscale di alcuni cessionari e intermediari. Inoltre, gli effetti retroattivi possono modificare impegni contrattuali già assunti.

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Gabriele Gazzano, presidente Ance Cuneo

Il presidente degli edili cuneesi, Gabriele Gazzano, spiega: «I correttivi attesi non sono arrivati, nonostante le proposte di soluzioni che abbiamo suggerito. Un provvedimento del genere mette una seria ipoteca sui lavori già esistenti. Condividiamo la necessità di contrastare le frodi che è l’obiettivo della norma, ma le continue modifiche legislative demoralizzano le imprese corrette. Non hanno più alcuna certezza che le regole in vigore all’inizio del progetto siano le stesse al termine di tutto l’iter. In questi casi si conclude anche molti mesi dopo la fine lavori».

Si aggiunge poi l’imminente adozione del decreto ministeriale che andrà a variare i valori massimi omnicomprensivi di diverse categorie di beni. Fisserà, ad esempio, il costo massimo al metro quadrato per la posa del cappotto. Prosegue Gazzano: «È fondamentale che i massimali di spesa siano in linea con le esigenze tecniche degli interventi e dei prezzi reali di mercato. Questi hanno subito aumenti eccezionali in questi mesi, rendendo inadeguati quelli precedentemente fissati. Da tempo lavoriamo con difficoltà per l’aumento del costo dei materiali, per i tempi dilatati di consegna e per la scarsità di manodopera qualificata. Senza contare l’aumento dei costi dell’energia».

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Mauro Gola, presidente di Confindustria Cuneo

Anche Mauro Gola, presidente di Confindustria Cuneo, si unisce alla protesta: «Bisogna correggere al più presto questa stortura. Il contrasto all’illegalità ha un presidio fondamentale nelle banche che operano nel rispetto di normative stringenti. Ci saremmo aspettati che grazie agli strumenti digitali adottati dal Governo, dalla fatturazione elettronica, al controllo dei flussi finanziari, si riuscisse ad individuare eventuali tentativi fraudolenti, senza penalizzare tutti. La questione che ci preoccupa di più è la brevità della fase transitoria concessa, che prevede un lasso di tempo insufficiente, dal 4 al 7 febbraio, in cui i crediti possono essere ceduti solo un’altra volta. Un danno enorme per cittadini e imprese che operano correttamente e che sono alle prese con gli interventi di riqualificazione energetica e sismica».

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