Il sindacato infermieristico Nursind chiede all’Asl Cn1 di stabilizzare i precari

Covid: infermieri, pronti a incrociare braccia il 2 novembre
Immagine d'archivio

NURSIND CUNEO La stabilizzazione degli infermieri e del personale sanitario è al centro delle richieste presentate all’Asl-Cn1 da parte di NurSind, il sindacato delle professioni infermieristiche. Davide Canetti, segretario territoriale, spiega: «Pochi giorni fa ci siamo attivati per chiedere maggiori certezze per i lavoratori precari che possono essere assunti a tempo indeterminato. Tra questi, ad esempio, vi è anche chi ha maturato 18 mesi di servizio durante il periodo Covid. Al momento siamo ancora in attesa di notizie su come la Regione intenda procedere con i  questi precari. Ma ricordiamo che il 31 marzo 2022 decadrà lo stato di emergenza nazionale».

Con una lettera il sindacato cuneese ha chiesto l’avvio di una procedura di ricognizione/censimento per stabilizzare il personale precario. Una legge del 2021 stabilisce che le Asl, a partire dal 1° luglio 2022 e fino al 31 Dicembre 2023, possono assumere a tempo indeterminato il personale del ruolo sanitario e gli operatori socio-sanitari, anche qualora non più in servizio, che siano stati reclutati a tempo determinato con procedure concorsuali e che abbiano maturato alle dipendenze di un ente del Servizio sanitario nazionale almeno diciotto mesi di servizio anche non continuativo.

Davide Canetti prosegue: «Infermieri, ostetriche e professionisti sanitari otterrebbero un riconoscimento importante del loro lavoro, spesso sacrificato in questo periodo di emergenza pandemica da Covid-19. La nostra proposta è finalizzata a garantire la continuità e la qualità che la nostra Asl deve avere e deve mantenere anche in futuro. Un momento atteso da tanti infermieri ed operatori sanitari in possesso dei requisiti di legge».

l.g.

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