Montà: un progetto del Pnrr nel segno del tartufo

La galleria dei trifolao nel centro storico di Montà
In autunno nel centro storico sono state esposte immagini di trifolao.

MONTÀ La Giunta ha approvato la proposta di progetto Montà sotto il segno del tartufo che consentirà di concorrere ai finanziamenti del Pnrr per la rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi. Le candidature possono essere presentate da Comuni in forma singola o aggregata (fino a un massimo di tre) con popolazione residente non superiore alle 5mila unità. Il progetto di Montà, spiega il sindaco Andrea Cauda, riguarda l’esteso centro storico. «Particolare attenzione sarà rivolta al recupero della porzione più antica, da far ridiventare un centro d’attività, collegate soprattutto alla ricerca e alla diffusione del tartufo, alla produzione agricola locale e allo sviluppo di un’economia turistica», afferma il sindaco.

Continua Cauda: «Il progetto ha funzioni di coesione sociale e sviluppo economico ed è rivolto a cittadini, a potenziali nuovi residenti, titolari di attività economiche e anche a visitatori ed escursionisti. Esso punta anche a una collaborazione con le scuole, attraverso percorsi formativi di cittadinanza consapevole e attiva. Verrà dato rilievo agli elementi naturalistici, storici e architettonici rappresentati dal recupero del patrimonio artistico della vecchia chiesa parrocchiale e nel rendere funzionale l’antico percorso devozionale del centro storico verso il Sacro monte dei Piloni». L’importo complessivo del progetto è di 1,6 milioni di euro. La Giunta ha anche approvato gli impegni per la stipula di accordi necessari al raggiungimento degli obiettivi del progetto. Accordi che saranno portati avanti con Ecomuseo delle rocche, fondazione Casa del tartufo bianco d’Alba, Istituto comprensivo e parrocchia di Sant’Antonio abate.

La proposta di candidatura sarà prevista sul bilancio 2022-2024, in corso di redazione. Visti i tempi ristretti per l’adesione al bando e la sua complessità, il Comune si gioverà del supporto della società Cabria consulting, con una spesa di 6.097 euro.

Giorgio Babbiotti

 

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