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Colline d’arte, festival nella Langa delle Valli Bormida

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Visitatori presso l'opera Hg80 di Renato Sabatino

ROCCAVERANO Con i primi giorni di apertura del parco d’arte Quarelli di Roccaverano, previsti per sabato 23 e domenica 24 aprile, inizia la lunga stagione di Colline d’arte 2022. Sessanta appuntamenti principali, diciotto collaterali, quattro Comuni coinvolti (Roccaverano, Olmo Gentile, Monastero Bormida e Bubbio): questi i numeri della rassegna, giunta alla quarta edizione. In mezzo, da martedì 28 giugno a domenica 3 luglio, si terrà il festival Incursioni, a Bubbio e Monastero Bormida, con spettacoli, concerti, mostre temporanee, passeggiate guidate ed esibizioni artistiche, oltre naturalmente al buon cibo. Prima della chiusura, fissata al 30 ottobre, domenica 4 settembre ci sarà il festival Colline d’arte. Tra le sculture del parco, le guide accompagneranno i visitatori in tre proposte di passeggiate: naturalistica, artistica e paesaggistica.

Il ritrovo per le giornate inaugurali sarà dalle 12 alle 19 ai piedi della torre di Vengore, da dove inizierà la visita nel parco. Langamylove fornirà i cestini per il picnic da consumare nei prati. Al sabato, a fianco della scultura I Leoni di Davide Rivalta, si esibirà in vari turni la ballerina acrobatica Fiammetta Lari, con accompagnamento musicale del violinista Nabil Hamai. Lo spettacolo si alternerà con le acrobazie del funambolo Gianluca Gerlando. Chi volesse, alle 18, potrà spostarsi nella cantina Torelli di Bubbio per la mostra “Vignette in vigna” e la cena nel maniero del paese. Alla domenica saranno presentate le attività dell’associazione Castellotto di Pan. Si tratta di una manifestazione itinerante che mira a divenire un marchio univoco in grado di caratterizzare tutto un territorio.

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La scultura Leone di Davide Rivalta

Aragorn Emrys Silvio jr. Molinar è il direttore dell’agenzia Cru, ente che gestisce il parco Quarelli, e ideatore del Colline d’arte. Che, per lui, non è solo un festival: «Esistono le Langhe del Barolo, del Dogliani, di Murazzano, ma noi, da Merana a Piana Crixia, siamo qualcosa di diverso. Riferendosi a queste zone si usano toponimi insignificanti e impropri come Langa Astigiana e Savonese: no, questa è la Langa delle Valli Bormida, le Colline d’arte. Qui, in un contesto rurale ricco di biodiversità, i visitatori possono incontrare il meglio dell’arte internazionale». L’aumentato interesse per la zona è certificato dai numeri. Continua Aragorn: «Lo spopolamento ha portato tanti nordeuropei, ma anche milanesi e torinesi, a comprare casa e crearsi qui un piccolo Eden. Dallo scorso anno, a Roccaverano, i foresti hanno sorpassato gli aborigeni. Dall’amministratore delegato svedese al pittore olandese, gente anche molto ricca ma senza la necessità di esibirsi».

L’offerta turistica, però, va organizzata «sotto una regia comune, che raggruppi aziende agricole e strutture ricettive. Prodotti di qualità e a prezzi giusti. Trent’anni fa, se avessimo parlato di turismo, marketing del territorio e occasioni commerciali, ci avrebbero presi per matti. Ora i paesi sono tenuti bene e le cascine vanno a ruba. Calanchi, campi di lavanda, piscine in pietra, sono tutti elementi che ci fanno capire come, alla fine, bastasse crederci. E abbiamo fatto tutto senza l’aiuto di fondazioni bancarie o grandi gruppi industriali, scontrandoci, a volte, con la diffidenza di chi conosceva queste terre e, alla fine, ha dovuto ricredersi». Per visitare il parco Quarelli, partecipare all’inaugurazione o chiedere informazioni è possibile scrivere una e-mail a info@quarelli.it oppure telefonare al numero 327-76.78.054.

Davide Barile

 

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