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Festival biblico: oggi l’incontro con Rosanna Virgili sull’Apocalisse

ALBA Inizia oggi, lunedì 2 maggio, ad Alba il Festival biblico (https://www.festivalbiblico.it/) con un tema – l’Apocalisse, più che attinente al momento che stiamo vivendo: “E vidi un nuovo cielo e una nuova terra” (Ap 21,1).

Confrontarsi ogni giorno con l’esperienza dell’Apocalisse, intesa non come previsione di un altro mondo, ma come trasformazione del presente in «un nuovo cielo e una nuova terra», evitando la distruzione grazie alle Sacre Scritture. È il filo rosso che unisce gli incontri del Festival preparato dal Centro culturale San Paolo ad Alba e dalla Diocesi di Vicenza con un programma di 150 incontri nelle principali città del Veneto.

Gli appuntamenti albesi

Rosanna Virgili

L’incontro di apertura, per cui è stato scelto il titolo “A che ora verrà la fine del mondo?” è in programma alle 17.30 di lunedì 2 maggio nella sala Alberione di piazza San Paolo. La biblista Rosanna Virgili darà una lettura – oltre che esegetica – legata al momento che stiamo vivendo. L’Apocalisse non riguarda solo gli ultimi tempi, ma il presente che rischia davvero di andare verso la “fine” del mondo.

Precederà la conferenza una clip di 5 minuti sui film che hanno trattato l’Apocalisse, a cura di Piermario Mignone.

Sarà possibile seguire l’incontro con Virgili sia in presenza, sia in streaming, ai seguenti link:

Monsignor Domenico Battaglia

Gli ospiti degli incontri successivi saranno gli arcivescovi Domenico Battaglia, mercoledì 4 maggio alle 20.45 in sala Ordet (piazza Cristo Re), e Corrado Lorefice, atteso sabato 7 maggio alle 20.45 nel tempio di San Paolo. I due pastori condividono una sorte comune: entrambi, dopo essere stati scelti da papa Francesco per il proprio impegno civile, portano avanti l’apostolato in città con grandi problemi sociali. Se Battaglia, originario di Catanzaro, si è trovato dal 2020 a confrontarsi con la realtà di Napoli, dove le difficoltà legate a criminalità e inquinamento sono quotidiane, Corrado Lorefice, originario di Ragusa, dal 2015 è a Palermo, avamposto dell’accoglienza per quanto riguarda gli immigrati che arrivano in Italia. Chi meglio dei due prelati dalla forte personalità poteva essere scelto per raccontare un momento di cambiamento epocale, in cui la crisi energetica, ambientale e ora militare sta ridefinendo il mondo?

Carlo Petrini è stato invitato a parlare del rispetto dovuto alla Terra-madre venerdì 6 maggio alle 18.30 nel palazzo congressi Morra di piazza Medford: la paura del futuro può solo avere una risposta, secondo l’ideatore di Slow food: ripartire dall’alimentazione sana e sostenibile dopo decenni di coltivazioni snaturate.

Gli incontri sono a ingresso libero: per informazioni si può contattare don Giuliano Censi del Centro culturale San Paolo al numero di telefono 335-73.69.882 oppure scrivere all’indirizzo e-mail giuliano.censi@stpauls.it.

Festival biblico:  “E vidi un nuovo cielo e una nuova terra” (Ap 21,1)

Apocalisse è il libro con cui si chiude la Bibbia, uno scritto a tratti enigmatico, ricco di simboli e per questo di complessa interpretazione, ma anche colmo di speranza e di fiducia. Un libro di profezia, che porta con sé l’annuncio del significato della storia e apre a una visione sul futuro pur restando ben radicato nel presente, e di rivelazione – questo significa, infatti, il termine άποκάλυψις, apokálypsis, in greco – ponendo Gesù, il Crocifisso-Risorto, come chiave di lettura dell’intera vicenda umana e del mondo.

Pensiamo che Apocalisse sia un libro che offre delle chiavi interpretative per decifrare questo presente ambivalente, con coraggio, senso di responsabilità e con uno sguardo di speranza, come recita il titolo scelto per la 18ª edizione “E vidi un nuovo cielo e una nuova terra” (Ap 21,1).

Quest’anno il Festival biblico sarà, quindi, occasione sia per accostare il testo dell’Apocalisse e indagarne alcuni degli aspetti più salienti, sia per approfondire alcune questioni che segnano il nostro tempo e che questo libro ispira: quale può essere un nuovo senso del presente e del futuro? Stiamo già abitando il tempo nuovo?

Come assumere il “mistero” in quanto parte integrante della vita umana che sfugge a ogni categorizzazione? Come interpretare la tensione costante tra bene e male? La vittoria dell’Agnello: la mitezza può davvero avere la meglio sulla forza, l’arroganza, le ideologie?

Quattro saranno le prospettive principali attraverso le quali si articolerà la nostra riflessione: biblico-esegetica, con una serie di appuntamenti che ci permetteranno di conoscere il testo di Apocalisse, antropologica-filosofica, per riflettere sul senso e le dimensioni del tempo, geopolitica, concentrandoci sull’oggi e sul richiamo che Apocalisse è a imparare a leggere e vivere ogni tempo presente, linguistica e del pensiero critico, entrambe strettamente connesse a concetti chiave del nostro vivere, come libertà, scelta, coerenza e responsabilità.

Il percorso del Festival sarà occasione per capire come Apocalisse non sia un libro per profeti di sventura, che annuncia catastrofi o sconvolgimenti, ma sia al contrario rivelazione della meraviglia e dello stupore di fronte al mondo, alla realtà che emerge nella vita di ciascuno perché sia custodita e protetta. In questo senso recuperare uno sguardo contemplativo sulla vita e sul destino positivo di tutta la storia, tra le acque tumultuose della malattia, dell’ingiustizia e della morte, è il principio che permette di agire per il benessere dell’umanità resistendo, con lo sguardo in avanti, alla tentazione di cadere nell’indifferenza o nella rassegnazione.

Dal 5 al 29 maggio 2022 il Festival Biblico – promosso da Diocesi di Vicenza e Società San Paolo – tornerà dal vivo con un programma di oltre 150 eventi che quest’anno coinvolgeranno le diocesi di Vicenza, Verona, Padova, Adria-Rovigo, Vittorio Veneto, Treviso e Alba assieme a 21 città nelle province delle prime quattro.

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