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Il Circo di primavera costerà 42mila euro

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ALBA Non c’è pace per il tendone allestito in piazza Sarti dal Comune: oltre ad accogliere da settimane appuntamenti culturali e spettacoli, il Circo di primavera, è anche al centro di uno scontro fra le forze politiche locali.

L’ultimo attacco in ordine di tempo è giunto dal consigliere di Uniti per Alba, Fabio Tripaldi: durante il Consiglio comunale del 29 aprile il politico ha chiesto delucidazioni sui costi sostenuti per installarlo, gli introiti derivanti dall’affitto ad associazioni e sull’annullamento di una serata, programmata da Collisioni, lo scorso 23 aprile, per le proteste dei residenti.

La replica è giunta dall’assessore al turismo Emanuele Bolla: «Il Circo di primavera è uno spazio flessibile a disposizione di Comune e Onlus, con tutta la dotazione necessaria; il calendario conta più di 40 eventi da tenere all’interno della struttura».

E sui costi sostenuti ha aggiunto: «Dal 2 aprile al 21 giugno, spenderemo, per il noleggio, 42mila euro, più Iva; non possiamo ancora quantificare le entrate derivanti dagli affitti, potremo avere dei dati solo alla fine dell’esperienza».

Le interruzioni degli eventi del Collisioni rock circus ha occupato un’ulteriore precisazione: «La manifestazione era ideata per i giovani, gli organizzatori avevano chiesto deroghe all’orario di chiusura, fissato dai regolamenti alle 23.30. Abbiamo fatto tutto il possibile, per le serate del 9, del 16 e del 23 aprile: quest’ultimo appuntamento, dopo le rimostranze di alcuni residenti è stato annullato. L’ultimo incontro, svolto il 30 aprile, non prevedeva, invece, deroghe: in sostituzione della data perduta Collisioni potrà organizzarne un’altra a maggio. Non ci saranno conseguenze sugli altri appuntamenti del Circo di primavera».

A margine, Bolla ha ringraziato, con ironia Tripaldi, «perché ogni mese mi permette di intervenire in Consiglio con un’interrogazione su Collisioni». Dal canto suo, l’ex assessore alla cultura della giunta Marello ha sottolineato, invece, l’importanza di uno spazio riservato alle associazioni. «Si sarebbe potuto usare il palazzo Mostre e congressi, con una rimodulazione degli spazi e costi diversi, visto che si tratta di una struttura già esistente. Credo sia questo il tema più importante da affrontare».

Francesca Pinaffo

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