Il successo di Vinum: 156mila degustazioni nei tre fine settimana di rassegna

Il primo weekend di Vinum anima le vie di Alba (FOTOGALLERY)

ALBA Iniziato con il ponte del 25 aprile, Vinum si è concluso nel fine settimana di sabato 7 e domenica 8 maggio. Oltre settecento etichette in degustazione, provenienti da tutto il Piemonte e ospitate in cinque spazi diversi: palazzo Mostre e congressi, le piazze Bubbio, San Paolo e Rossetti e il cortile della Maddalena. La manifestazione ha registrato un notevole successo: il primo bilancio parla di oltre 156mila degustazioni vendute, la maggior parte tramite il portale dell’ente fiera.

Nelle strutture ricettive delle Langhe e del Roero sono arrivati turisti e appassionati di vino da ventitré Paesi europei ed extraeuropei. Hanno pernottato persone provenienti da tutta Italia, con l’esclusione del Molise. Commenta il direttore dell’ente fiera del tartufo Stefano Mosca: «Dopo due anni di pandemia le aspettative erano incerte, dovevamo ripartire quasi da zero. È stato, invece, un grande successo. Abbiamo apprezzato particolarmente la presenza di pubblico giovane e, allo stesso tempo, curioso, dinamico ed educato».

Il presidente di Piemonte land of wine, Filipo Mobrici, ha affermato: «Vinum si conferma una vetrina privilegiata per i vini piemontesi, i cui risultati ci spingono a confermare il sostegno agli eventi di promozione territoriale».

Anche il sindaco Carlo Bo e l’assessore al turismo Emanuele Bolla hanno confermato che la fiera ha segnato la ripartenza della stagione turistica.

Da segnalare il convegno “Le prospettive dell’enoturismo, tra innovazione, tutela e sostenibilità” tenutosi sabato 7 al palazzo mostre e congressi, in cui i relatori Matteo Ascheri, presidente del consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, Roberto Moncalvo di Coldiretti Cuneo e Roberto Cerrato dell’associazione per i Paesaggi vitivinicoli di Langhe Roero Monferrato hanno parlato del progetto Ecolog, nuovo metodo per la gestione logistica del vino: l’obiettivo è liberare le colline dai camion e permettere loro di effettuare i carichi in aree di scambio a fondovalle.

Davide Barile

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