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Si viaggerà meglio al Rondò con una bretella verso Asti

Si viaggerà meglio al Rondò con una bretella verso Asti

ALBA Il progetto è quasi definitivo e si punta ad appaltare i lavori entro il 2022: come annunciato in Commissione la scorsa settimana, ci sono importanti novità per la realizzazione della bretella tra corso Canale e viale Industria, un’opera strategica per la viabilità dell’area, dal momento che servirà ad alleggerire il traffico sul Rondò, evitando la concentrazione di auto in uscita da Alba verso Asti. Il progetto attuale, presentato per la prima volta ai consiglieri, prevede alcune variazioni rispetto alla precedente versione, già in parte finanziata per un primo stralcio dall’Amministrazione di Maurizio Marello.

Spiega l’assessore ai lavori pubblici Massimo Reggio: «A differenza del vecchio elaborato, la bretella non avrà una sola carreggiata, ma due, una in entrata e una in uscita da Alba. La nuova strada partirà poco dopo il ponte Albertino, per poi passare al di sotto della tangenziale, che in futuro diventerà autostrada. Dopo una lunga interlocuzione con l’Anas, abbiamo avuto il via libera per transitare tra i due piloni della sopraelevata, che saranno protetti con adeguati guardrail. In questo modo, potremo avere due sensi di marcia in altrettante corsie separate, mantenendo anche il marciapiede che si trova di fronte alle due aziende presenti nell’area».

Tra le due corsie, ci sarà uno spazio che potrà essere utilizzato per insediare alcuni parcheggi e verranno senza dubbio mantenute le rampe di accesso per le attività. Nel punto d’inizio della bretella, su corso Canale e subito dopo l’angolo in cui insiste il fabbricato dell’impresa Borio (dove tempo fa si trovava una concessionaria), verrà realizzata una nuova rotonda, che permetterà agli automobilisti d’immettersi sull’arteria. La rotatoria verrà costruita attorno ai primi due piloni che si affacciano sul corso. Precisa Reggio: «Già oggi peraltro, vengono spesso impropriamente utilizzati a guisa di rotonda dagli automobilisti».

Oltre al parere dell’Anas, il Comune ha dovuto portare avanti il dialogo con altri enti, a partire dalla Provincia di Cuneo, cui spetta la competenza di corso Canale. Ma anche con l’Aipo (Agenzia interregionale del fiume Po), dal momento che, al di sotto del viadotto, si trova un argine che protegge la città dalle alluvioni. Con la costruzione della nuova bretella, verrà messa mano anche al muraglione.

Se si prosegue con il tracciato, ci si avvicina alla zona industriale. Qui è prevista una nuova rotatoria, da cui si va verso viale Industria, dopo avere attraversato lo scolmatore del Riddone, grazie alla costruzione di un ponte. In questo punto, fondamentale è anche il via libera della Società nazionale metanodotti (Snam), dal momento che sarà necessario spostare un importante metanodotto che si trova nella zona e che intersecherebbe il tracciato della bretella. In questo caso, manca ancora l’autorizzazione all’intervento, ma sembra che il risultato sia stato raggiunto.

Aggiunge Reggio: «Nel contesto della rinnovata viabilità, il progetto prevede la realizzazione di una ciclabile: dovrebbe collegarsi con la ciclopedonale che dal Mogliasso porta alla zona del Tanaro. Se in futuro si realizzerà anche la pista sul ponte Albertino, si creerebbe un nuovo collegamento su due ruote, nell’ottica dello sviluppo della mobilità sostenibile». Ancora Reggio: «Sul fronte delle tempistiche, si punta a consegnare il progetto entro maggio, per inviarlo agli enti coinvolti: una volta avuto il via libera, la fase di appalto dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno, così da iniziare i lavori. Per quanto riguarda i costi, è confermata la stima di un milione e 700mila euro: 350mila sono stati finanziati dalla precedente Amministrazione e un milione e 300mila euro sono stati stanziati dall’attuale. A questi, si aggiungono i 200mila euro dovuti al Comune dall’azienda Fts di corso Canale, sotto forma di oneri di urbanizzazione».

Francesca Pinaffo

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