La raccolta delle specie botaniche protette nelle valli cuneesi

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FORESTALE Con l’inizio del periodo estivo dell’estate, ritorna lo spettacolo multicolore della fioritura delle praterie alpine. Un regalo che la natura offre per gli occhi di tutti, ma che, dietro a colori e profumi incredibili, nasconde una grande fragilità. In un ecosistema caratterizzato da un clima estremo, con un periodo vegetativo molto ridotto, la sopravvivenza di molte specie è spesso legata a fragili equilibri. Per questo motivo, moltissime specie della fascia alpina sono soggette a regimi di tutela da parte di norme regionali e la loro raccolta è fortemente limitata o del tutto vietata.

Nelle ultime settimane le stazioni dei carabinieri forestali operanti nelle vallate cuneesi hanno intensificato i controlli a tutela della flora alpina, al fine di contrastare, in particolare, il fenomeno della raccolta indiscriminata di fiori o radici delle specie protette. La Regione Piemonte ha classificato tutte le principali specie alpine in relazione al regime di protezione e ha stabilito i criteri e modalità di raccolta per ognuna di esse. Per le specie protette, come la genzianella, è consentita la raccolta di massimo 5 esemplari per persona, mentre per quelle a protezione assoluta (per esempio il narciso selvatico, le orchidee, i gigli Martagone e di S. Giovanni) la raccolta è totalmente vietata. Le unioni montane, o eventualmente i comuni, possono inoltre rilasciare autorizzazioni speciali per la raccolta delle specie officinali.

Nonostante una normativa molto specifica e i frequenti appelli a rispettare la natura osservando le fioriture senza danneggiare i fiori, sono comunque frequenti i comportamenti che non rispettano le limitazioni previste. In particolare sono stati due gli episodi maggiormente significativi, entrambi verificatisi recentemente in alta val Maira in occasione delle fioriture delle genzianelle. I trasgressori sono stati fermati mentre caricavano sull’auto interi sacchi di fiori recisi, in un caso quasi 400 mentre nel secondo caso gli esemplari raccolti erano oltre 2000. In entrambi i casi sono state elevate rilevanti sanzioni amministrative, con importi che complessivamente raggiungono i 2500€.

La raccolta delle specie botaniche protette nelle valli cuneesi

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