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L’anello forte: 14 imprenditrici vinicole di Monforte attente all’ambiente

L'anello forte: 14 imprenditrici vinicole di Monforte attente all'ambiente

MONFORTE Coltivano la vigna, producono vino e sono sensibili ai temi ambientali: nelle loro aziende riciclano e riutilizzano tutti gli scarti di lavorazione. È la nuova associazione L’anello forte, fondata da 14 imprenditrici vinicole di Monforte, la metà delle quali ha meno di 35 anni. Il loro obiettivo è creare «una virtuosa economia circolare di prossimità, mantenendo la memoria contadina che non ha mai sprecato nulla». La nuova associazione ha fatto il suo debutto il 4 giugno in occasione di Spazzamondo e della degustazione di Barolo annuale organizzata dai Barolo boys, ma è nata ufficialmente il 30 gennaio 2021 nella cantina di Domenico Clerico. Spiega Sara Vezza, produttrice di vino e presidentessa del gruppo «Dal 2018 lavoriamo a progetti di economia circolare che riguardano tutti i materiali che nelle cantine sono arrivati a fine ciclo, come plastica, carta e cartone e i tappi. Sentiamo l’urgenza di non sprecare risorse, di immaginare un futuro possibile per le generazioni che verranno, di declinare la sostenibilità in ogni suo aspetto, di affrontare la complessità dell’economia circolare, di mantenere viva la memoria di chi ci ha preceduto».  Insieme a Sara Vezza, fanno parte dell’associazione Marta Alessandria, Laura Clerico, Alda Conterno, Noemi Conterno, Mirella Manzone, Isabel Oberlin, Tiziana Parusso, Giulia Poggi, Silvia Pressenda, Cecilia Rocca, Lorena Sanso e Giuliana Viberti.

La prima iniziativa realizzata da L’anello forte è una scatola per le bottiglie di vino interamente realizzata con scarti prodotti a Monforte. Spiega Vezza: «Grazie alla collaborazione con Fag, azienda di packaging di Dogliani, e Osson che si occupa di recupero dei materiali,  siamo riusciti a realizzare il sogno di produrre scatole per il trasporto del vino con cartone riciclato dalle nostre colline. È totalmente riciclabile e conforme alla nostra filosofia».

Un altro progetto che sta coinvolgendo tutta la comunità di Monforte è il recupero dei tappi di sughero, che vengono poi conferiti alla comunità Arti e mestieri e destinati a una nuova vita nel settore edilizio. «Stiamo ora lavorando per riutilizzare anche le vinacce e gli scarti organici della vigna e delle lavorazioni in cantina e soprattutto della plastica. Tutto questo è successo grazie a una persona che ha illuminato le nostre vite: Maria Bianucci, giornalista e concittadina, che ci ha sempre spronati verso un’ottica di sostenibilità e responsabilità sociale. Maria non è più con noi fisicamente ma continua a vivere nei progetti che abbiamo condiviso e che portiamo avanti», prosegue Vezza.

Grazie a Maria Bianucci meò 2018 è nato il premio Rewinedesign, in collaborazione con l’istituto europeo design Torino. Con il suo supporto il Comune di Monforte ottiene ogni anno il riconoscimento delle spighe verdi. L’Anello forte è un libro di Nuto Revelli (1919-2004), scrittore e partigiano cuneese, in cui si racconta la campagna piemontese del dopoguerra attraverso la voce delle donne. Il figlio Marco e l’editore hanno concesso all’associazione di utilizzare il nome.

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