La spesa agroalimentare dei cuneesi sempre più attenta alla sostenibilità

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ALIMENTAZIONE La sostenibilità guida sempre più le propensioni dei cuneesi in fatto di spesa agroalimentare e, insieme alle attenzioni verso l’ambiente, si arricchisce di importanti componenti sociali. Prima ancora di fattori come marca e packaging, più di un abitante di Cuneo su quattro (28%) considererebbe molto importante nelle decisioni di acquisto la trasparenza sia sulle origini sia sulle modalità di produzione, allevamento e coltivazione – che generalmente non sono indicate sulle confezioni e le etichette – a cui si aggiungono, per circa uno su otto (13%), anche valori come la tutela delle condizioni di lavoro delle persone nelle filiere. Lo rileva l’Osservatorio Reale Mutua sull’agricoltura in collaborazione con Slow Food.

 

Questo approccio responsabile e consapevole si traduce in un’elevata propensione all’acquisto di prodotti del territorio (35%), considerati garanzia di cibo sano e sostenibile. Sulla stessa linea, largo anche ai prodotti di stagione (33%), anche per sostenere le economie agricole locali e perché ritenuti più buoni di quelli fuori periodo.  Nella settimana tipo, otto cuneesi su dieci (88%) preferiscono i cibi freschi a quelli precotti, pronti o surgelati e se il supermercato resta il canale preferito (82%) una fetta consistente guarda anche ai mercati di zona (32%).

 

Dai valori al carrello, in che cosa si traducono le scelte di acquisto e consumo dei cuneesi? Circa uno su due (43%) dichiara di consumare frutta più volte al giorno, e un altro 28% una volta al giorno. Discorso simile per la verdura, rispettivamente al 42% e 28%. Pasta e riso sono consumati una volta al giorno dal 37%, il 35% mangia i legumi due o tre volte a settimana, sensibilmente meno i cereali (23%). Tra gli altri dati di rilievo, il pesce finisce nel piatto del 52% una volta a settimana, con la stessa frequenza consuma carne rossa il 32% mentre la carne bianca è mangiata due o tre volte a settimana dal 67%.

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