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La Banca di Asti investe 90 milioni di euro nel sociale e per l’ambiente

BANCA Il gruppo Cassa di risparmio di Asti non sembra patire i contraccolpi della crisi economica provocata dalla guerra in Ucraina. «Famiglie e imprese ci danno fiducia e noi continuiamo a sostenere gli investimenti», sottolinea Carlo Demartini, amministratore delegato e direttore generale del gruppo che conta 209 filiali nel Nord Italia e oltre 400mila clienti. Nel primo semestre dell’anno c’è un utile (20,3 milioni di euro) che sfiora il +18% rispetto allo stesso periodo del 2021, già molto positivo nonostante gli effetti della pandemia. Continua De Martini: «Buona capacità reddituale, robustezza strutturale, efficienza operativa ed elevata capacità di resilienza sono le caratteristiche che consentono al gruppo Cassa di risparmio di Asti di ottenere un risultato economico in uno scenario caratterizzato da una forte volatilità e incertezza anche per effetto dello scoppio del conflitto russo-ucraino».

Al 30 giugno gli impieghi verso le famiglie e le imprese (mutui e prestiti) ammontano 7,3 miliardi di euro, in crescita del 3% rispetto a dicembre 2021. Le cessioni del credito per gli interventi di ristrutturazione edilizia, Super Bonus in testa, dopo lo stop di qualche mese fa, sono tuttora in corso: «Stiamo sostenendo tutti i clienti che entro il mese di aprile avevano formalizzato un contatto con la nostra banca. Da quando è aperto il sistema Ecobonus abbiamo erogato circa 330 milioni di euro, di cui 224 milioni nei primi sette mesi del 2022, a fronte di disponibilità all’acquisto complessiva di quasi 900 milioni di euro nonostante gli stop subiti dal sistema bancario».

Il gruppo Banca di Asti, Biver Banca e Pitagora ha lanciato un corposo piano di investimenti a supporto del piano strategico 2022-2024: «Investiamo 90 milioni di euro per rendere la banca ancora più solida, moderna e all’avanguardia nella sostenibilità sociale e ambientale, abbiamo diversi cantieri in corso con il nostro partner tecnologico Cedacri-Ion. A fronte di un piano di pensionamenti concordato con le organizzazioni sindacali, che ha previsto un massimo di 100 uscite anticipate rispetto al periodo tra il 2022 e il 2025, la banca ha già assunto nei primi sei mesi dell’anno 94 giovani. «Nelle ultime settimane 38 ragazze e ragazzi hanno iniziato il proprio percorso lavorativo in Banca di Asti, insieme agli altri 1.800 colleghi del gruppo, si metteranno in gioco per portare la banca nel futuro».

Paolo Cavaglià

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