Stime e problematiche per la prossima vendemmia nell’astigiano

Stime e problematiche per la prossima vendemmia nell'astigiano

VENDEMMIA Produzione in calo per la siccità, che ha influito sulla maturazione, e aumento della malattia della vite. Buona nel complesso, però, la qualità delle uve e grado zuccherino superiore agli scorsi anni.

Sono queste le prime stime dei tecnici di Confagricoltura Asti sulla vendemmia imminente. «In base ai campionamenti e all’andamento climatico nell’Astigiano, si incomincerà a vendemmiare le uve Chardonnay e Moscato dopo il 15 agosto. La raccolta di quelle a bacca rossa è prevista, invece, per la prima metà di settembre», – affermano i tecnici.

L’estate torrida e le temperature al di sopra della media stagionale, già registrate nelle prime settimane di maggio e giugno, hanno determinato una situazione di stress per le piante e il perdurare della siccità ha indotto un rallentamento dei processi fisiologici delle viti. Tra i problemi fitopatologici e ambientali, si segnala una forte presenza della flavescenza dorata e del mal dell’esca, che hanno colpito duramente le viti a causa della loro maggiore vulnerabilità per la siccità.

Aggiungono gli esperti: «Si spera che nei prossimi giorni si verifichino altre piogge in modo omogeneo su tutto l’Astigiano, in modo che le uve raggiungano una maturazione ottimale».

Gabriele Baldi e Mariagrazia Baravalle, presidente e direttore di Confagricoltura Asti, commentano: «I repentini cambiamenti climatici e i vertiginosi aumenti relativi ai costi di produzione hanno colpito duramente le aziende agricole che, nonostante tutto, riescono a resistere e a continuare a produrre, salvaguardando la biodiversità del territorio. Ci auguriamo che il prossimo Governo sappia ascoltare le istanze del settore primario e inserisca al primo posto della propria agenda le necessità degli agricoltori».

Manuela Zoccola

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