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Volontariato, Angelica e Mjimer aiutano i più deboli

Volontariato, Angelica e Mjimer aiutano i più deboli 1
Da sinistra Mjimer Siham e Angelica Dalmasso

VOLONTARIATO Lasciare un segno di vicinanza, cura ed empatia non è semplice, ma in questo periodo storico diventa un atto necessario al mantenimento della vita e di opposizione all’inumano. Questo il messaggio diffuso dalla cooperativa Alice di Alba che, nelle scorse settimane, ha lanciato una proposta di servizio civile rivolta ai ragazzi dai 18 fino ai 28 anni di età. Per chi vorrà candidarsi sarà possibile lavorare nelle aree infanzia, dipendenze, migrazioni, agricoltura sociale, disabilità e riduzione del danno. I posti disponibili sono 18 con un rimborso mensile di circa 444 euro.

Angelica Dalmasso, 25 anni, è una delle volontarie del 2022: «Ho scelto la struttura di Alice Mamme e bimbi dopo la laurea in psicologia. Non avevo mai incontrato il mondo delle dipendenze, ero interessata anche ad approfondire il rapporto madre-bambino con tutte le sue vulnerabilità e fragilità. I momenti più formativi sono stati la partecipazione all’équipe multidisciplinare e gli “accompagnamenti”, momenti informali di trasporto da un luogo a un altro, che mi hanno dato la possibilità di conoscere bene le persone». Serve molta pazienza «perché il contesto è complesso, carico di emozioni, di difficoltà e bambini molto piccoli». Conclude Angelica: «Stiamo organizzando incontri di orientamento che dureranno fino ad aprile, ci daranno la possibilità di esplorare i contesti in cui ci “vediamo” meglio nel futuro e le peculiarità di ciascuno. Anche dal punto di vista lavorativo il servizio civile diventa, in questo modo, una grande opportunità».

Mjimer Siham, 24 anni, ha lavorato nel 2022 nella zona di Bra. Racconta: «L’ambiente multiculturale mi ha sempre fatto sentire bene. I miei genitori hanno affrontato un percorso migratorio dal Marocco e aiutare persone che hanno vissuto la stessa situazione è stato gratificante». Uno dei momenti più significativi lo ha vissuto, «durante il corso di italiano interno alla cooperativa. Ho lavorato con una persona totalmente analfabeta che, nelle prime lezioni, tremava addirittura a tenere una biro in mano. Nelle lezioni successive il tremore era sempre meno intenso e guadagnava sicurezza. Adesso scrive nome e cognome in modo perfetto e sta imparando l’italiano. Avergli dato aiuto è stato davvero gratificante». Quanti fossero interessati a ricevere informazioni oppure a candidarsi (è possibile iscriversi entro le ore 14 di venerdì 10 febbraio) possono contattare il numero 0173-44.00.54 o scrivere all’indirizzo e-mail formazione@coopalice.net

Valerio Re

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