ALBA Avrebbe dovuto essere il centro dell’estate albese, ma al momento la musica è spenta: con il festival Collisioni concluso con oltre 40mila presenze in piazza Medford, gli appuntamenti organizzati dall’associazione stanno proseguendo al castello di Barolo. Fino a ora, al Circus del parco Tanaro non sono previsti spettacoli o altri eventi.
Il problema del troppo rumore
A spiegarne il motivo è il direttore artistico Filippo Taricco: «Non siamo ancora partiti per un semplice motivo: in estate i concerti si tengono all’aperto, e lo scorso anno, dalla collina di Altavilla, erano arrivate lamentele relative al rumore. Per ovviare al problema occorrerà installare una barriera in grado di attutire il suono. Verso il centro storico l’investimento era già stato fatto, per un totale di circa 100mila euro. In questo caso, il preventivo sarà minore. Se vogliamo che i giovani escano e abbiano occasioni sane di socializzazione dobbiamo limitare i disagi per tutti».
Prosegue Taricco: «La spesa la sosterremo noi, ma prima sarà necessario parlare con l’attuale Amministrazione comunale. Chiederemo loro anche un impegno nella riqualificazione dell’intera area. Finora, tra le elezioni e l’organizzazione del festival, il tempo ci è mancato. Contiamo comunque di proporre qualcosa ancora per l’estate».
Lo scorso anno, l’esperienza al parco Tanaro sembra essersi svolta al meglio. In totale, ai vari eventi hanno partecipato circa 15mila persone.
Il bilancio del Circus
«Il progetto è sentito, spesso si ha un’idea del parco un po’ bucolica, ma la realtà è diversa: se di giorno la gente cammina e corre, la sera è in mano allo spaccio e a persone dubbie. Il Circus è l’occasione fornita alla gente normale di riappropriarsi di quello spazio. Pure noi abbiamo avuto problemi con spacciatori locali: una sera, addirittura, abbiamo trovato una fila di siringhe davanti al palco. Una minaccia nemmeno troppo velata per osteggiarci nelle nostre attività. Abbiamo avuto diversi furti e tentativi di intromissione, ma abbiamo resistito, com’era giusto che fosse». Riguardo ai giovani, Taricco aggiunge: «Siamo gli unici, forse in tutta la provincia, a pensare a chi rientra nella fascia d’età dai 13 ai 17 anni. Sono persone dimenticate nel quotidiano, ma pochi pensano al fatto che, tra qualche anno, saranno i turisti che consumeranno prodotti enogastronomici. Se si punta sui giovani, saremo sicuri di avere, per lungo tempo, nuovi fruitori delle nostre offerte locali. Il primo concerto di Calcutta lo organizzammo a Barolo nel 2019: il 5 luglio, ad Alba, c’era tanta gente già presente la prima volta, ora cresciuta e tornata da noi».
Sulla questione della raccolta rifiuti durante il festival, Taricco spegne ogni possibile polemica: «Ero ignaro di tutto. Con l’assessorato abbiamo fatto un lavoro immenso e i nostri volontari hanno aiutato il Comune: la raccolta dell’immondizia, in ogni caso, non compete a noi ma all’Amministrazione. Collaboriamo volentieri, perché abbiamo tutto l’interesse che la città sia pulita. Nell’area spettacolo, si buttano i rifiuti per terra per un semplice motivo: lì, a causa delle norme antiterrorismo, per le grandi manifestazioni è vietato posizionare bidoni. È così in tutta Italia».
Davide Barile