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A lezione dagli chef per creare alta cucina nel castello di Roddi

Luca Natalini, Antonio Romano, Pasquale Laera, Enrico Marmo, Luigi Taglienti e Matteo Milandri si alterneranno ai fornelli

A lezione dagli chef  per creare alta cucina  nel castello di Roddi

CASTELLO DI RODDI Chi per diletto ama cimentarsi ai fornelli, nei ristoranti spera di carpire i segreti del cuoco; altri seguono le trasmissioni o rubriche proposte ormai da quasi ogni canale e programma televisivo. E poi c’è chi si affida alla ricerca di tutorial su Internet.

La Fiera del tartufo va molto oltre nell’intento di soddisfare gli aspiranti cuochi: dal 2021 propone una scuola di cucina e chiama gli chef già protagonisti degli Show cooking a condividere un poco della loro arte nelle cucine attrezzate allestite nel castello di Roddi. Sono 14 i posti disponibili per ognuno degli incontri del lunedì alle 10.30, dal 14 ottobre.

I partecipanti imparano una creazione dello chef ospite, che accompagna le nozioni teoriche con la dimostrazione pratica e la giusta dose di aneddoti per animare la spiegazione. Al termine è prevista la degustazione del piatto ottenuto, accompagnato da un calice di vino e coperto da tartufo bianco. Con l’iscrizione si ricevono in omaggio il grembiule da cucina griffato Fiera del tartufo, la ricetta e il manuale Tutto sul tartufo bianco d’Alba.

Luca Natalini

A inaugurare la stagione dei corsi di cucina sarà Luca Natalini. Nato nel 1989 a Pescia è nipote del pittore Carlo Maria Mariani dal quale, si dice, abbia preso l’estro e la creatività. Le sue esperienze includono soggiorni a Parigi, Praga, Vienna e in Russia. Laureato all’Alma, la Scuola internazionale di cucina italiana di Colorno, è volto noto in televisione grazie alla sua partecipazione a programmi come La prova del cuoco. Dal 2023 gestisce il ristorante Autem a Milano, una stella Michelin.

Antonio Romano

Si proseguirà il 21 ottobre con Antonio Romano, cuoco del ristorante stellato Il nove di Alassio. Pur avendo appena 31 anni ha già accumulato una notevole esperienza in tutto il mondo, da Londra alla Pergola di Heinz Beck a Roma. È nel Castello di Fighine in Toscana che ottiene la prima stella della celebre guida francese, per poi trasferirsi a Torino alla guida di Spazio 7.

Pasquale Laera

L’ospite d’onore lunedì 28 sarà Pasquale Laera. Formatosi alla scuola di cucina di Gualtiero Marchesi, è stato il secondo di Antonino Cannavacciuolo al tre stelle Villa Crespi di Orta San Giulio. Oggi guida lo stellato Borgo Sant’Anna di Monforte, locale nel quale coniuga l’arte culinaria piemontese con la tradizione gastronomica della sua terra d’origine, la Puglia.

Enrico Marmo

Dallo stellato Balzi Rossi di Ventimiglia, proprio a una manciata di metri dal confine francese, proviene Enrico Marmo. Il cuoco sarà a Roddi lunedì 4 novembre. Le sue origini sono a Canelli, città nella quale è nato nel 1987. La sua gavetta avviene in ristoranti e trattorie del Monferrato e la sua formazione è consolidata in un corso intensivo all’alberghiero di Agliano Terme e a Colorno. Il salto di livello lo compie al Gellius di Oderzo (Treviso) con Alessandro Breda e al bistellato Cracco di Milano. Prima di approdare in Liguria passa dall’Enoteca di Canale di Davide Palluda, al Castel Monastero di Castelnuovo Berardenga nel Senese, e all’Osteria Arborina di La Morra.

Luigi Taglienti 

Luigi Taglienti gestisce a Piacenza l’Io, stella Michelin emerita. Sarà in cattedra lunedì 18 novembre. Ligure di nascita, riguardo al suo percorso ai fornelli racconta: «I grandi chef italiani mi hanno trasmesso l’amore per la materia prima, i francesi l’importanza di saperla trasformare e le tecniche di base classiche, mentre spagnoli, nordici e sudamericani l’importanza di osare in cucina se si possiedono idee. Senza correre rischi, il mio lavoro e i miei progetti non potrebbero evolvere e le idee inevitabilmente si deteriorerebbero».

Matteo Milandri 

L’ultimo appuntamento con i Corsi di cucina tenuti dai grandi chef sarà lunedì 25 novembre con Matteo Milandri. È la guida di Casa Artusi di Forlimpopoli, centro della Romagna patria di uno dei padri della grande cucina italiana, Pellegrino Artusi (1820-1911), autore dei classici La scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene. Nel museo dedicato allo studioso c’è anche uno spazio per l’alta gastronomia.   

Davide Barile 

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